La dignità della persona

Pubblicato il 29-06-2024

di Gianfranco Cattai

Cala l’aiuto allo sviluppo dell’Italia del 15,5% nel 2023. La dignità di una persona, di un Paese e del suo governo, sono la coerenza con gli impegni assunti. Non mantenere la parola data compromette la stima stessa che gli altri, persone e comunità, possono avere di te. È difficile impegnarsi nella cooperazione allo sviluppo, nella relazione tra i popoli quando il tuo governo taglia nel 2023 ben 631 milioni. Siamo scesi dallo 0,33% del Reddito Nazionale lordo destinato allo Aiuto Pubblico del 2022 allo 0,27% del 2023.

Ricordando anche che un terzo dei fondi destinati alla cooperazione internazionale viene speso nell’accoglienza sul territorio nazionale dei richiedenti asilo. Quindi potremo dire che non è un modo per aiutare i Paesi di provenienza a crescere e poter fare a meno di migrare. E nel frattempo sbandieriamo il Piano Mattei. E nel frattempo inventiamo una cabina di regia per la conduzione del Piano Mattei a cura della Presidenza del Consiglio quasi che il Ministero degli Affari Esteri e della Cooperazione internazionale non fosse in grado di farlo.

Anche l’anno scorso cinque Paesi europei – Lussemburgo, Norvegia, Svezia, Danimarca e Germania – hanno raggiunto l’obiettivo dello 0,7%, impegno assunto tempo fa nell’ambito della Nazioni Unite. Sappiamo che lo 0,7% non è per noi Italia un traguardo facile. La Campagna 070 nasce però proprio per questo. Per far aumentare e non certo diminuire l’impegno bilaterale. Si perché è facile staccare gli assegni a beneficio degli impegni che abbiamo con le agenzie internazionale, meno facile lavorare nelle relazioni bilaterali.

A noi i popoli dei Paesi più poveri chiedono sicuramente attenzione, generosità, solidarietà, ma chiedono anche che i nostri Paesi siano coerenti: che si adoperino per delle politiche di cooperazione che non dimentichino che oltre all’aiuto ci sono tanti anche del nostro Paese che perseguono accaparramenti delle risorse locali simili a vere e proprie rapine, che forniscono armi con la connivenza dei governi locali. E chiedono a ciascuno di noi attenzione e lobbing perché questo assumiamo come Paesi in modo responsabile.

Per l’accoglienza l’Italia ha investito 1.480 milioni nel 2022 e 1.809 milioni nel 2023: lo ha dovuto fare perché l’aumento degli arrivi attraverso il Mediterraneo è passato dai 104mila del 2022 ai 155mila nel 2023. L’unico modo per invertire il trend è investire urgentemente in cooperazione bilaterale.
 

Gianfranco Cattai
NP maggio 2024

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