Semi di speranza
Pubblicato il 10-09-2020
Ogni seme gettato nella terra è speranza che cresce. Ogni parola scritta è pensata per rimanere. Quando è un bambino alla sua ultima chemio a piantare una zucchina, un semplice gesto può diventare poesia. E se la pioggia cancella l’etichetta sul vasetto, un’altra bimba che sta guarendo può esercitarsi con le doppie. Tutto può diventare occasione per imparare. C’è una strada dove di solito passano tante macchine, ora è silenziosa e fa ancora più rumore un’auto che si ferma apposta per fare i complimenti. Un signore buono ha regalato centinaia di piantine, un altro signore buono lavora gratis per metterle nella terra. Questi fiori sono per noi e per tutta la gente che ora non passa ma passerà. Sono lontani i giorni in cui arrivavano contemporaneamente alla porta della scuola di italiano sette giovani baldanzosi tutti felici di poter iniziare a studiare. Adesso a quella porta è appesa ancora l’immaginetta di Aldo il nostro fedele custode che ora ci protegge dal cielo, tiene ancora fuori chi cerca guai, adesso ci aiuta a tenere fuori il virus e a mantenere un clima gentile con chi è dentro. Beppe ha cambiato servizio, non sta più a quella porta inesorabilmente chiusa ma si occupa dell’accoglienza diurna.
Ora non possiamo più fare nuove iscrizioni ogni giorno, ma in Arsenale di cose da fare non ne mancano mai e se tutto è fermo fuori dove non passano più le macchine né le persone, dentro è tutto un formicolio di gente che continua la vita e anche la scuola che ora si è fatta in quattro. C’è la classe per le donne dell’accoglienza femminile, quella per gli uomini, c’è Elisabetta che sta con Maxim, c’è un’altra piccola classe. Ognuno separato, non facciamo più nemmeno l’intervallo per evitare i contatti. Rispettiamo le distanze di sicurezza, mettiamo la mascherina e persino i guanti. E poi ci sono le videochiamate. Celestine è orgogliosa di farci entrare nella sua casa. Di solito non si entra in questa intimità, di solito la scuola è un luogo un po’ più neutro ma in questo tempo sembra crescere in tutti la voglia di condividere e così capita persino di entrare in casa d’altri.
Mariaclaudia Brunello
NP maggio 2020