Terremoto

Pubblicato il 06-06-2012

di Andrea Gotico

Federico, un amico di Modena ci manda questa mail dalle zone terremotate. Condividiamo con lui e con tutte le persone colpite dal terremoto i disagi, le sofferenze e le preoccupazioni.

"Ciao Andrea! Qui la situazione resta critica: le scosse continuano, anche se a Modena città ne sentiamo solo alcune, in media una al giorno. Nelle zone più colpite, a 30-40 km da qui, le sentono eccome, magari non forti, ma alla lunga sicuramente logorano le persone, che sono davvero stanche. Proprio ieri la protezione civile e i comuni colpiti stavano riuscendo a convincere chi ha la casa agibile a dormire lì e non più in macchina, ma poco prima di mezzanotte una scossa di 4.3 (la più forte dopo quella di 6 gradi di domenica) ha fatto tornare la paura e quindi la gente anche stanotte non ha dormito in casa.

Come ha detto stamattina il ministro dei beni culturali, che è stato a Finale Emilia, sembra una guerra con bombardamenti mirati perché a crollare sono le chiese, i castelli, i palazzi più antichi. Se non altro è consolante notare come le case più nuove e quelle vecchie ma ristrutturate stiano resistendo bene, segno che quando si costruisce come si deve i terremoti si superano senza danni.

Ora speriamo che le scosse finiscano perché ci sono molti edifici e decine di chiese pericolanti che, se colpiti da una scossa forte, potrebbero crollare causando ulteriori gravissimi danni. Danni che sono già comunque ingenti: oltre ai monumenti e alle chiese, anche molte fabbriche sono inagibili e migliaia di persone sono attualmente senza lavoro. San Felice sul Panaro, il paese in cui io andrò da settembre, ma che sto già iniziando a conoscere in questi giorni, è il secondo più colpito dopo Finale Emilia.

Quando lunedì ci sono stato è stato davvero incredibile perché uno scenario del genere non l'avevo mai visto. Ti mando in allegato un paio di foto, magari ne avete già viste ma rendono un po' l'idea: la torre è di Finale Emilia, mentre nell'altra foto si vede in primo piano la vecchia canonica (da qualche tempo per fortuna disabitata) e sullo sfondo la chiesa parrocchiale (si vede quel che è rimasto della facciata... Dietro è rimasto solo un muro e l'abside; il problema più grosso è stato che il campanile è collassato sulla chiesa!).

Se il terremoto fosse avvenuto qualche ora dopo, cioè la domenica mattina, avrebbe fatto una strage perché in soli 20 secondi sono venute giù più chiese: quanta gente ci sarebbe stata dentro! Ringraziamo davvero il Signore perché ci ha preservati da quello che sarebbe stato un dramma ancora più grande! Un saluto grandissimo a tutti e continuiamo a pregare! "

Federico

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