Capolavoro
Pubblicato il 17-05-2018
Noi siamo sempre sulla stessa strada in cui quei tre scalpellini che io amo perdutamente. Avevano tutti e tre una pietra da scalpellare. Il primo viene interpellato da un passante, che gli chiede:
“Cosa stai facendo?”
“E che barba! La solita storia, sempre una pietra da rompere, noiosissimo. Non vedo l’ora di andare via!”
“E che barba! La solita storia, sempre una pietra da rompere, noiosissimo. Non vedo l’ora di andare via!”
Il secondo, sempre con lo stesso scalpello in mano, sempre con un passante che lo interpella:
“E tu cosa fai?”
“Io sono qui quasi per caso, faccio questo lavoro perché devo portare quattro soldi a casa, ma sto sognando un altro lavoro.”
“Io sono qui quasi per caso, faccio questo lavoro perché devo portare quattro soldi a casa, ma sto sognando un altro lavoro.”
E il terzo, ero io, all’inizio dell’Arsenale:
“Cosa stai facendo Ernesto?”
“Sto facendo un capolavoro di Dio. Sto facendo la cosa più bella di questo mondo!”
“Ma è tutto un rudere!?”
“Tu lo vedi un rudere, io lo vedo già finito”.
Ernesto Olivero
Dal Buona Giornata di martedì 8 maggio 2018
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