La decisione di migrare

Pubblicato il 16-06-2024

di Pierluigi Conzo

L’emozione e la speranza di una nuova vita, magari in un luogo ricco di opportunità e promesse, guidano una delle decisioni più importanti che un individuo può prendere: migrare. Ma cosa influenza davvero questa scelta cruciale? Gli esperti concordano sul fatto che le reti sociali giocano un ruolo fondamentale. Uno studio innovativo, recentemente pubblicato sulla prestigiosa rivista americana di economia, Review of Economic Studies, utilizza dati digitali dettagliati per spiegare come le reti sociali nei Paesi di destinazione influenzino la decisione di migrare.

Studi precedenti sottolineano due meccanismi distinti: da un lato, le reti sociali forniscono ai migranti accesso a informazioni, ad esempio su lavori e condizioni di vita nella destinazione; esse rappresentano, dall’altro, una rete di sicurezza per i migranti fornendo supporto materiale o sociale. Tuttavia, vi è considerevole ambiguità sulla natura e sull’importanza relativa di questi due meccanismi. Queste ambiguità sorgono in parte perché è difficile collegare la struttura delle reti sociali alle scelte di migrazione utilizzando dati tradizionali. La maggior parte dei lavori precedenti utilizza delle tecniche indirette per stimare la rete sociale di un migrante. Se, da un lato, queste tecniche forniscono un’approssimazione ragionevole della dimensione della rete sociale di un migrante, esse non spiegano, dall’altro, se e come altri aspetti della struttura della rete sociale influenzino la decisione di migrazione.

Attraverso una ricca nuova fonte di dati basata su “tracce digitali”, gli autori riescono a dare una più specifica spiegazione empirica al ruolo delle reti sociali sulla decisione di migrare. Questi dati si basano l’attività dei cellulari in Ruanda per 5 anni: ogni volta che gli utenti fanno o ricevono chiamate, è possibile usare la loro posizione approssimativa e l’identità della persona con cui parlano. Da questi dati, gli autori costruiscono la dinamica migratoria di ciascun abbonato, così come un quadro dettagliato della loro rete sociale prima e dopo la migrazione.

I risultati sono sorprendenti. Innanzitutto, i migranti tendono a preferire luoghi dove hanno molti contatti, e quindi, proprio per questo motivo, sono meno inclini a lasciare luoghi dove hanno molti contatti. All’aumentare del numero di contatti nella propria città, la probabilità di lasciare la propria residenza diminuisce.

Il secondo risultato mostra che i migranti sono attratti principalmente verso destinazioni dove i loro contatti sono interconnessi. Focalizzando l’analisi su un campione che ha costantemente due contatti nella destinazione, gli autori stimano che i tassi di migrazione sono più alti quando i due contatti di un individuo diventano più connessi rispetto a quando diventano più disconnessi. Questo suggerisce che la coesione della rete sociale nel Paese di destinazione, fornendo “capitale di cooperazione”, gioca un ruolo critico nella scelta di migrare.

Il terzo risultato evidenzia che il “capitale informativo”, tipico di reti più estese e quindi in grado di trasmettere informazioni in modo efficiente, non gioca un ruolo fondamentale: il migrante medio non è attratto da destinazioni dove i suoi contatti hanno molti altri contatti (amici di amici). Questo effetto sembra essere dovuto a potenziali rivalità nella condivisione delle informazioni all’interno dei network, spingendo i migranti a valorizzare le connessioni con persone per le quali c’è meno competizione per l’attenzione.

Rileggendo i risultati degli autori in un’altra prospettiva, sembrerebbe che quello che maggiormente spinge una persona a migrare sia la “qualità” del network di destinazione, su cui poter contare per avere supporto sociale e cooperazione, piuttosto che la “quantità” di contatti, cioè il numero di persone potenzialmente conosciute o conoscibili che potrebbero servire per avere informazioni rilevanti sul contesto, come ad esempio delle “dritte” sul mercato del lavoro nel Paese di destinazione.


Pierluigi Conzo
NP Maggio 2024

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