- SPRECHI + RISPARMI

Pubblicato il 13-10-2011

di Carlo Degiacomi

In questo e nei prossimi tre articoli vorremmo riproporvi una sintesi di azioni possibili che uniscono reazione alla crisi e attenzione all’ambiente. I temi: energia, rifiuti, acqua e mobilità. In generale, non si tratta di non consumare, di ridurre la qualità della nostra vita, ma di cambiare consumi, di ragionare sulle piccole azioni quotidiane dando un fondamentale contributo culturale, etico e sociale al modo di gestire l’attuale situazione.

di Carlo Degiacomi - museoambiente.org  

rubinetto.gifCONSIGLI IN LIBERTÀ

Occuparsi concretamente di ambiente e di contribuire oggi ad uno sviluppo sostenibile è un imperativo culturale e morale oltre che economico.
In particolare l’energia, che attraversa tutti i temi e i settori della nostra vita, è oggi insieme il problema dei problemi e l’opportunità delle opportunità. Quando scegliamo che cosa acquistare o utilizziamo quello che abbiamo comperato, possiamo fare attenzione agli sprechi e impegnarci ad usare in modo consapevole le risorse naturali, cioè a risparmiare l’ambiente.
Da sempre l’uomo utilizza le risorse del pianeta per rendere più facile e gradevole la propria vita. Ma un uso esagerato e continuo di queste risorse provoca rapidamente modificazioni profonde e forse irreversibili nell’ambiente; esaurisce le fonti energetiche e le materie prime disponibili.

Se vogliamo, possiamo imparare a cambiare le nostre abitudini e senza troppa fatica: non abbiamo bisogno di rinunciare alle comodità o di stravolgere completamente il nostro stile di vita!
Rispettare l’ambiente è come percorrere una strada che non si conosce, ma se si seguono i consigli, le informazioni, le indicazioni corrette, non è difficile.
Perché ridurre gli sprechi, essere più leggeri con l’ambiente? I motivi sono ecologici, economici, sociali, etici… Bisogna sapere che spesso buone pratiche ambientali e risparmio economico coincidono.

Esempi:
le famiglie italiane realizzano annualmente oltre il 30% dei consumi energetici totali (al Nord siamo intorno al 40%). Il 18% della spesa mensile di una famiglia media è destinato alla manutenzione delle abitazioni, ai consumi di combustibili e di energia; a cui si aggiunge il 12,45% per i trasporti e le telecomunicazioni. Le famiglie italiane sono responsabili del 27% delle emissioni nazionali di CO2 (gas a effetto serra). 60 milioni di abitanti producono 7,8 tonnellate annue di emissioni di CO2 pro capite.


ENERGIA

Le quattro Erre dell’Energia previste dalla legislazione europea:
1. Risparmio sul riscaldamento (in questa puntata), acqua calda, consumo elettrodomestici, luce (nella prossima puntata) riducendo gli sprechi
2. Rendimento da aumentare in ogni utilizzo dell’energia attraverso l’efficienza.
3. Riduzione dell’uso di combustibili fossili a favore delle energie rinnovabili e di altre fonti.
4. Ricerca di nuove soluzioni energetiche attraverso innovazioni in ogni campo.

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IL RISCALDAMENTO E IL RAFFREDDAMENTO

Oggi la tecnologia ci offre caldaie ad alta efficienza e a condensazione (che
recuperano il calore dei fumi in uscita, utilizzando meno combustibile). Vi sono agenzie che possono finanziare la sostituzione della vecchia caldaia.
Per riscaldare gli edifici, il combustibile migliore è il metano. Il gasolio è più inquinante.
In alcuni casi, ove possibile, si usano forme come il cippato (legno triturato), caldaie a biomasse (come il pellet ricavato dagli scarti del legno), di ultima generazione.
Tutte le caldaie sono sottoposte per legge a interventi di controllo e manutenzione periodica: ricordatevene! L’intervento serve sia per garantire la sicurezza sia per limitare le emissioni nell’ambiente.

Nei nuovi edifici e in quelli da ristrutturare sono obbligatorie apparecchiature per la termoregolazione e la contabilizzazione del calore. Dovranno inoltre avere un certificato dei consumi energetici (simile a quello degli elettrodomestici) in modo da ridurre drasticamente i consumi a metro quadro. Nei prossimi anni, questo obbligo sarà esteso a tutti gli edifici. In parte la certificazione potrà influire sul valore dell’alloggio e dell’edificio.
Nei nuovi edifici è obbligatorio produrre un po’ di energia in proprio, ad esempio con i pannelli solari termici per l’acqua calda.

Come si ottiene la riduzione dei consumi? Sono importanti l’esposizione della casa, le finestre con doppi vetri, l’applicazione di materiali antispifferi, l’utilizzo di materiali isolanti (non solo per trattenere il caldo d’inverno, ma anche per mantenere il fresco d’estate), le dispersioni dell’involucro esterno dell’edificio. Spesso anche solo inserire pannelli isolanti con superficie riflettente tra i termosifoni e il muro è una operazione che aiuta la minore dispersione del calore. Così come essere attenti a non coprire i termosifoni con tende o altri impedimenti alla diffusione del calore.
Per il riscaldamento come per il raffreddamento i nuovi impianti a pannelli radianti a pavimento o a parete sono interessanti perché funzionano a temperature basse, in alcuni casi anche collegabili a impianti solari (in questo caso permettono risparmi del 50/60%).

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D’estate, prima di ricorrere
ai condizionatori, a volte è sufficiente adottare alcuni accorgimenti, come eliminare fonti di microcalore domestico (lampade incandescenti); usare tende e serramenti che proteggono dal sole; ricorrere alla ventilazione naturale e ai ventilatori (che consumano quanto una lampadina).
I condizionatori acquistati dovrebbero essere tecnologicamente efficienti (oltre che dimensionati alle proprie esigenze); ad esempio con il motore inverter (motore che elimina gli “attacca e stacca”) il consumo scende anche del 30-40%.
Per alcune esigenze vanno esplorate tecnologie come le pompe di calore.ì Possono refrigerare d’estate e riscaldare d’inverno: il principio è di immettere negli ambienti interni il calore presente all’esterno o sottoterra e viceversa. Adatto per zone la cui temperatura non scende sotto i cinque gradi.

Esempi: i nostri edifici sono spesso progettati e costruiti con l’obiettivo di contenere il più possibile i costi di costruzione e non il dispendio di energia. Il costo in più di alcuni accorgimenti, come la coibentazione dei muri esterni e dei sottotetti e di materiali isolanti (10-15% in più), è ammortizzabile in 5-8 anni. In Italia in media all’anno si spendono circa 1.200 euro a famiglia per il gas metano, con il riscaldamento autonomo, per un consumo di 1.400 metri cubi.

La visita al Museo A come Ambiente, con i suoi animatori, aiuta a riflettere e a motivare le indicazioni dell’articolo. Il Museo ha predisposto un simpatico salvaschermo che vi ricorda tutti i giorni le Erre da praticare nel campo dell’energia, dei rifiuti, dell’acqua e della mobilità. Potete scaricarlo gratuitamente dal sito museoambiente.org

 


Carlo Degiacomi
da Nuovo progetto marzo 2009

 

 

 

 

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