Una pausa per recuperare

Quello che si temeva si sta verificando. La coda lunga della pausa forzata delle produzioni durante la pandemia e dello sciopero di sceneggiatori usa sta portando a una penuria di buoni titoli in sala ma – come dicevano le nonne si fa di necessità virtù – si sfrutta una opportunità talvolta misconosciuta quale la app della rai dedicata al recupero e riscoperta dei lavori messi in onda dalla nostra amata/odiata TV di Stato.
RaiPlay è un servizio gratuito che si può rivelare una grotta di Ali Babà dove a cercare bene saltano fuori i maggiori capolavori dell’epoca d’oro del nostro cinema (Il gattopardo, Rocco e i suoi fratelli, Riso amaro, L’armata Brancaleone) insieme al meglio del cinema italiano degli ultimi anni spesso segnalato su questa pagina e ora eventualmente da recuperare:

LAZZARO FELICE di Alice Rohrwacher (2018): miglior sceneggiatura al Festival di Cannes il film è un racconto di una amicizia in una Italia contadina degli anni ’80 divisa tra progresso e sfruttamento.

AMANDA di Carolina Cavalli (2022): una ragazza in cerca di se stessa si confronta con il passato e con le solitudini di chi la circonda. Lontano da pesanti moralismi, il film è una commedia sorprendente capace di entusiasmare i critici in Europa e usa.

TITO E GLI ALIENI di Paola Randi (2017): un professore italiano vive isolato nel deserto del Nevada in cerca di messaggi alieni. L’arrivo dei suoi due nipoti napoletani destabilizza e rinnova la vita dello scienziato.

LATO A di Matteo Lena (2024): una serie di documentari sulla storia della rca, la più grande casa discografica italiana. La nascita del 45 giri, i successi estivi, l’avvento dei jukebox, i cantautori… una storia della società italiana dello scorso secolo.

IL BUCO di Michelangelo Frammartino (2021): nel 1961 un gruppo di speleologi scende per la prima volta nell’Abisso del Bifurto, nel Pollino. Un viaggio filmico e mistico nel buio, senza quasi dialoghi premiato alla Mostra di Venezia.


Davide Bracco
NP maggio 2024