Infinito

Pubblicato il 28-02-2023

di Marco Grossetti

Impari perché vuoi, impari perché puoi. Naturalmente. Senza fare nessuno sforzo e facendo insieme tutta la fatica del mondo. Mano che cerca di mettersi d'accordo con l'occhio senza riuscirci e si agita nel vuoto convinta di stringere tutto senza trovare niente. Ora che inizi a mangiare, impari a rotolare e capovolgerti, fai finta di parlare e non smetti di sorridere. Lasci la scia, perdendo la bava come le lumache e annunci il tuo arrivo con una rumorosa pernacchia. Il tuo gioco preferito è incontrare nello specchio un altro cucciolo, agitarti tutto e sorridergli amichevolmente, senza distinguere la tua stessa immagine riflessa. Ora che al centro ci sei ancora solo e soltanto tu, quanto ci metterai a riconoscere l'esistenza di altre piccole vite senza esserne disturbato e imparare che sono essenziali per la tua stessa felicità?

Muso che sbatte sopra la terra, inatteso scontro contro qualcosa di cui non avevi previsto la fastidiosa consistenza e l'inopportuna presenza. Voglia di riprovarci e di sbattere un'altra volta il muso? Infinito. Impari quando vuoi, impari quando puoi. Chiami soccorso e consolazione non appena senti abbandonato, non come noi che ci costringiamo a dovercela fare da soli, rifiutando le coccole anche quando ci viene incontro una piccola o grande gentilezza. Vuoi pappa? Urli. Non riesci a fare nanna? Piangi inconsolabile! Qualcosa disturba la tua pace? Strilli sino a quando non viene tolto dalla tua vista. Senti di essere stato abbandonato? Ti infuri e fai scoppiare le orecchie a tutti.

Sorridi alla vita che ti sorride. La vaschetta dove fare il bagno sembra ridotta ad una minuscola pozzanghera dove combinare ancora guai, mentre ridi dell'acqua che schizzi per tutta la casa. Guardi la tua mano, ti accorgi che esistono anche le dita e le fissi incantato, alzandole e abbassandole ad una ad una, scoprendo poco a poco i pezzi di cui sei fatto. Ti piace la frutta e te la mangi tutta, piccolo esploratore sempre pronto a una nuova avventura, conosci terre sconosciute un oggetto alla volta, ogni cosa arraffi e afferri, cercando di divorarla dopo la cattura. E intanto noi non dobbiamo fare niente. Solo difenderti dai pericoli che potrebbero disturbare le tue battute di caccia, controllare che l'aria attorno a te sia piena di parole belle e di sorrisi, di calma e di pace, attaccarti per il rifornimento quando la pancia e il cuore sono vuoti.

Per te un rotolo di scotch o un piccolo pettine dalle setole morbidissime sono mille volte più divertenti degli schermi piccoli e grandi che hanno incantato e catturato noi, facendoci diventare i più brutti del reame, tu li guardi annoiato con distrazione solo per farci compagnia. Siamo noi che cresciamo te o sei tu che cresci noi? Impari perché non conosci giudizio, non senti la voce di chi ti dice quanto sei bravo e di quanto farai presto tutto, non hai ancora paura della consapevolezza che gli altri possano essere più bravi di te. Sorridi sempre e non dormi mai. Rinchiuso nel tuo sacco nanna guardi curioso gli occhi stanchi di mamma, pensando che questa notte sarà un'altra festa. Voglia di stare sveglio? Infinito.


Marco Grossetti
NP dicembre 2022

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