Olimpiadi 2021

Lo sport ha il potere di cambiare il mondo. Ha il potere di ispirare. Esso ha il potere di unire le persone in un modo che poche altre cose fanno. Parla ai giovani in una lingua che comprendono.
Lo sport può portare speranza dove una volta c'era solo disperazione». Questa frase di Nelson Mandela descrive bene lo stato d'animo di molti italiani in questo periodo estivo: dalla vittoria agli Europei di calcio alle tante emozioni che le Olimpiadi di Tokyo ci stanno regalando.

Entrambe le manifestazioni sportive sono accomunate anche dal fatto che avrebbero dovuto svolgersi lo scorso anno, ma causa pandemia sono state rimandate. Guardando indietro questo fatto acquista un significato particolare: sono trascorsi mesi complicati (e la pandemia non è ancora conclusa), ma nonostante tutto sembra che il vento sia cambiato e che lo sport abbia riacquistato quella capacità di unire le persone (anche da distante) e le nazioni intere.

Potrebbero essere tante le emozioni da ricordare per gli italiani, come i tanto temuti rigori della finale di Londra e il grido di vittoria, la prima e storica vittoria nei cento metri, il grande recupero nel finale della gara di ciclismo e tante altre… Tuttavia, credo che un manifesto singolare e ancor più speciale possa essere la vittoria a pari merito di Tamberi e Barshim nel salto in alto: potevano decidere se tentare ancora un salto per decretare un vincitore, ma hanno preferito vincere insieme; un oro condiviso non è frequente, ma ci dimostra che in fin dei conti ciò che ha trionfato non è solo stata la capacità tecnica e fisica, ma soprattutto uno sport benedetto da un'amicizia che unisce e che rende lo sport un'occasione di unità.

Continuiamo a vedere che le emozioni di questo tempo sembrano quasi una rinascita da un periodo buio, un desiderio di superare i momenti difficili del recente passato, quasi un anticipo di una società in cui la paura del virus è stata superata. Come diceva Pierre de Coubertin, inventore dei Giochi olimpici moderni: «Lo sport va a cercare la paura per dominarla, la fatica per trionfarne, la difficoltà per vincerla»; se si vive questo spirito, in fondo a vincere è sempre lo sport che unisce.

Roberto Lerda
NP agosto / settembre 2021