Pelle cuor di luna

Pubblicato il 26-12-2021

di Luca Periotto

Qualche volta in Africa ho avuto la rara opportunità di fotografare alcune persone affette da albinismo, una rara disfunzione che rende l'epidermide pallida, gli occhi chiari malinconici e trasparenti, e i capelli biondo oro per via dell'assenza di melatonina che causa tumori della pelle e cecità. Parlando con loro si raggiunge uno stato di arricchimento e privilegio, oltre che di smarrimento per via della loro consapevolezza che li fa sopravvivere in un perpetuo stato di rassegnazione.

In una galleria di Accra (Ghana), incontro Bernice (nella foto con la figlia), una modella albina presente alla mostra dei suoi ritratti commissionati a un fotografo complice con lo scopo di sensibilizzare la popolazione autoctona che, del resto come molte altre sparse sul continente africano, restano sorde di fronte a questa terribile discriminazione. La sua storia è simile a quella di tante ragazze afflitte come lei da questa rara malattia. Sembra serena quando mi racconta dei torti subiti durante il corso della sua giovane vita a partire dall'infanzia.
«A scuola mi veniva impedito di seguire le lezioni», dice, «quindi ho dovuto smettere di andarci per due anni e alla fine, quando ci sono ritornata, sono stata costretta a pagare un'altra alunna che prendesse appunti per me: la maestra non voleva che guardassi la lavagna! Poi sul bus mi apostrofavano con obroni, oppure ofri parole dialettali che significano diverso, uomo bianco. Il fatto è che nessuno si siede affianco a te. Come se avessi la peste».
Lei non si vergogna di far vedere le sue cicatrici, le più dolorose quelle interiori, conseguenza di anni di esposizioni prolungate al sole.

«Siamo oggetto di superstizione e derisione, siamo visti come alieni o peggio fantasmi e tutti noi abbiamo il terrore di sparire, e l'amara consapevolezza di non poter avere grandi aspirazioni di vita». A partire dalla nascita cominciano le difficoltà, con la convinzione che il neonato albino sia una maledizione che porterà sfortuna alla famiglia. Le madri spesso si sentono in colpa o addirittura sono abbandonate dai mariti i quali credono che il bambino sia frutto di un rapporto con un bianco. Non è raro che i neonati siano uccisi per evitare tutto ciò.
Mentre discuto con lei, all'improvviso rammento di non aver mai incontrato nessuno sulle nostre strade simile come aspetto a lei, in mezzo ai tanti migranti che sono sbarcati sulle nostre coste negli ultimi anni. Un pensiero atroce però mi assale: probabilmente se fossero intercettati a bordo delle barche di fortuna che fanno da spola tra Africa ed Europa, verrebbero ridotti a brandelli e gettati ai pesci per paura di avere a bordo un porta sfortuna, penso.

I figli della luna sono persone private della possibilità di generare la loro stessa ombra. La luce solare se decide di investirli anziché riscaldare, modellare e generare come di solito fa con qualsiasi cosa di questa terra, trapassa e uccide come una potente arma, come fa la bomba atomica. E se la parola albini che li contraddistingue fosse invece usata come termine per determinare una nuova alba? L'accettazione di un nuovo uomo africano.


Luca Periotto
NP ottobre 2021

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