Poveri senza frontiere

Pubblicato il 09-11-2023

di Sandro Calvani

Sono i migranti i campioni mondiali della filantropia

590 miliardi di dollari all'anno sono gli aiuti che i migranti hanno mandato nel 2020 (ultimo anno registrato) alle loro famiglie e ai piccoli progetti nei loro villaggi, secondo il rapporto annuale Global Philanthropy Tracker dell’Università dell’Indiana (USA). Negli anni seguenti, a livello globale, si stima che i flussi di rimesse siano aumentati del 5% a 831 miliardi di dollari nel 2022 e si prevede che aumenteranno ancora del 1% fino a 840 miliardi di dollari nel 2023.

In risposta a chi si schiera contro i migranti con slogan superficiali come “aiutiamoli a casa loro”, i migranti non si tirano indietro e mandano a casa loro una porzione dei miseri salari che guada-gnano a casa nostra. Nella classifica mondiale della solidarietà, i migranti sono tra i migliori filantropi al mondo, superando di gran lunga tutti gli altri aiuti internazionali messi insieme. Infatti nello stesso anno l'aiuto pubblico allo sviluppo ha raggiunto i 180 miliardi di dollari, la filantropia internazionale ha contribuito 70 miliardi di dollari. Anche a causa delle crisi finanziaria indotta dal Covid, gli investimenti privati sono stati solo 400 milioni di dollari.

L’enorme quantità di rimesse, tuttavia, non fa rumore sui media e rappresenta un argomento importante completamente dimenticato nel dibattito sulle migrazioni. La diaspora dei lavoratori migranti è il campione mondiale degli aiuti allo sviluppo sostenibile, non soffre di progetti sbagliati o falliti e di corruzione, ma non viene mai ascoltata nei forum internazionali di consultazione sulle politiche di sviluppo.

L’osservazione della destinazione delle rimesse dimostra che sono le donazioni più efficaci. Durante le crisi economiche o i disastri naturali, le rimesse dei migranti aumentano, perché i migranti stessi scelgono di tagliare il proprio costo della vita, ammortizzando così i beneficiari delle rimesse dalle recessioni economiche. Durante i tre anni della pandemia Covid l’aiuto pubblico allo sviluppo è sceso dell'1%, gli aiuti privati filantropici ai Paesi poveri sono scesi del 0,5%, gli investimenti privati sono spariti quasi del tutto, ma le rimesse dei migranti sono aumentate del 19%.

Il campione mondiale delle rimesse dei migranti è l’India con 83 miliardi di dollari nel 2020.

Le buone pratiche per migliorare la presa di coscienza su questo strumento efficace di aiuto allo sviluppo includono le campagne di advocacy, la trasparenza (quando si finanzia un progetto in un Paese in via di sviluppo si evidenzia l'impatto delle rimesse dei migranti in quel Paese), iniziative dei datori di lavoro per contribuire alle rimesse dei migranti, realizzazione di iniziative mediatiche per far conoscere questa realtà.

In breve: le rimesse dei migranti sono il campione mondiale non celebrato dell’aiuto allo sviluppo. Facciamolo sapere.

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Sandro Calvani

NP Ottobre 2023

 

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