Riccardo, arte e fede

Pubblicato il 25-06-2023

di Annamaria Gobbato

Il futuro beato Riccardo Granzotto nasce il 23 agosto 1900 a Santa Lucia di Piave (TV) e muore a soli 47 anni a causa di un tumore al cervello. Sin da piccolissimo si fa notare per l’amore al disegno che lo porterà a diventare un apprezzato scultore specializzato nell’arte sacra, istintivamente scelta a motivo di una profonda fede vissuta nel quotidiano. La giovinezza era stata quella di una famiglia numerosa ma povera. Dai nove anni in poi per lui c’è soltanto lavoro e poi servizio militare. Fortunatamente in famiglia si convincono delle sue qualità artistiche e gli permettono di frequentare corsi serali e infine l’Accademia a Venezia. A 30 anni si diploma scultore e lavora presso lo studio del sovrintendente alle Belle Arti di Palazzo Ducale. Iniziano le richieste di opere sacre per le chiese. Nel mentre, il governo indice un concorso per artisti che adornino con manufatti statuari il Foro Mussolini, futuro Foro Italico.

Riccardo Granzotto realizza un pregevole lavoro raffigurante la provincia di Treviso, vincendo il primo premio, ma viene estromesso non essendo iscritto al partito fascista.
In seguito a ciò entra in una crisi esistenziale, che risolverà anche tramite l’incontro con i padri francescani che predicano nella sua parrocchia. Riccardo via via riuscirà a unire arte e fede, scegliendo di diventare frate, prendendo il nome di fra’ Claudio. Ha deciso: farà della sua arte un legame particolare con quel Gesù che tanto ama e che ha raffigurato in tante sculture.


Annamaria Gobbato
NP marzo 2023

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