RISPARMIARE AMBIENTE

Pubblicato il 29-01-2010

di Carlo Degiacomi

Continuiamo con questo numero il “Bignami” che ci ha permesso di ripercorrere le buone pratiche ambientali possibili. Acqua e mobilità sono i temi del mese.

di Carlo Degiacomi - museoambiente.org

LE ERRE DELL’ACQUA

1 Rendere potabile l’acqua con il ciclo integrato
2 Risparmiare la quantità d’acqua
3 Restituire agli scarichi acqua con meno inquinamento possibile
4 Rigenerare l’acqua con la depurazione

In Italia il costo dell’acqua per una famiglia media di tre persone (calcolando un consumo pro capite di 200 metri cubi) è diversa da zona a zona. La media indica 250 euro, ma si ondeggia da un minimo di circa 80 euro ad un massimo di circa 500 euro.
Esiste per i rubinetti il riduttore di flusso o aeratore a basso flusso: è un piccolo ed economico dispositivo che miscela aria all’acqua in uscita, riducendo lo spreco. Può ridurre, se applicato su tutti i rubinetti, compresa la doccia, dal 30 al 50% la quantità di acqua utilizzata. Le vaschette del WC oggi sono a doppio flusso con doppio pulsante da scegliere: 3-6 litri o 6-9 litri. Meglio fare la doccia al posto del bagno (si consuma circa 1/3 dell’acqua), ovviamente evitando di stare troppo tempo sotto la doccia con l’acqua corrente! Utilizzare la lavatrice e la lavastoviglie sempre a pieno carico e con il ciclo economico. Per lavare la frutta e la verdura utilizzare un contenitore e lasciarle a bagno, invece di far scorrere l’acqua. Scegliere lavanderie che hanno marchi di qualità, che sono eco friendly perché attente agli scarichi, alle sostanze che utilizzano, con meno inquinamento e chimica introdotta nelle fognature.

Esempi
Anche una piccola perdita può sprecare tantissima acqua in un anno: una goccia riempie una tazzina in 10 minuti; 10.000 litri in un anno. Come se bevessimo 70 bicchieri al giorno! Una vaschetta del WC può perdere anche 80.000 litri d’acqua in un anno; come se una persona facesse il bagno tre volte al giorno!

Anche con i detersivi e i detergenti spesso esageriamo: ad es. possiamo evitare di usare un flacone intero di shampoo quando ci laviamo i capelli, così come possiamo dosare il detersivo nei lavaggi di tessuti, piatti, pavimenti, cercando di utilizzare sempre addirittura un po’ meno della quantità indicata sulla scatola o sul flacone. Vi accorgerete che tutto viene pulito ugualmente.
Evitare sostanze, nei detersivi e nei detergenti, che non sono indispensabili e che non sono facilmente biodegradabili come gli sbiancanti ottici. In attesa di ricerche e analisi ulteriori, ridurre l’uso e la quantità di prodotti come EDTA, PDTA, ETA e relativi sali e i composti.

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Non esagerare con prodotti che contengono antibatteri, come ad es. Triclosan.
Il perborato di sodio è sotto accusa per alcuni motivi sanitari e ambientali: rilascia il boro. Si possono evitare anche altre sostanze che contengono boro in quanto responsabile del danneggiamento della vita acquatica e non intercettabile dai depuratori.
Molti ammorbidenti spesso si degradano in tempi lunghi; se ne può fare a meno, anche perché molti detersivi li contengono già, senza bisogno di aggiungerli.

I titoli generici di fragranze e profumi possono nascondere qualsiasi prodotto, buono o tossico per l’uomo; non è facile orientarsi. Si possono evitare i prodotti che li inseriscono, se non sono chiare le indicazioni. Vi sono sostanze in osservazione presso gli appositi enti europei: es. PEG e DEA-MEA-TEA. Per precauzione possono essere scartati i prodotti che le contengono, in attesa di maggiori analisi dei centri di ricerca.

Tenersi lontani da smacchiatori e solventi: in genere prodotti tossici sia per l’uomo che per l’ambiente, soprattutto se usati in quantità esagerata.
Se possibile, preferire detersivi di origine vegetale e con sostanze biologiche. Sono a volte più cari, ma sono più concentrati; possono essere utilizzati in minore quantità e fanno meno danni all’ambiente. Vi sono detersivi e detergenti con marchio Ecolabel. Anche se non sono biologici sono sottoposti a certificazioni, che garantiscono una maggiore attenzione all’ambiente nell’arco di tutto il ciclo di produzione.


LE ERRE DELLA MOBILITÀ


1 Ridurre l’uso dell’auto sostituendola con i piedi e la bicicletta
2 Riusare i mezzi pubblici
3 Riconsiderare i costi dell’auto in proprietà, del car sharing, dei treni, dei mezzi pubblici
4 Rivalorizzare le auto solo se ecologiche sul serio e se necessarie

Esaminate bene la vostra mobilità e scoprirete che almeno il 20% degli spostamenti possono essere fatti a piedi; che il 40% poterebbero essere risolti con i mezzi pubblici.
Prendere in considerazione, quando possibile (valutando le proprie convenienze) la trasformazione dell’auto a GPL, i cui distributori sono ormai diffusi; le auto e i mezzi commerciali a metano. Inizia ad esserci in alcune aree del Paese una maggiore diffusione di distributori di metano.
I veicoli commerciali sono responsabili di almeno il 40% dell’inquinamento dell’aria: aiuterebbe l’ambiente la loro sostituzione con modelli nuovi e a metano (se possibile).
Il car sharing in alcune grandi città offre la soluzione dell’auto in condivisione, cioè l’abbonamento ad un’auto non di proprietà da prelevare secondo le necessità da un parcheggio vicino a casa propria (è conveniente per chi non supera in un anno i 10.000 km).

Rispettare i limiti di velocità indicati non serve solo per la sicurezza, cosa importante, ma anche per l’ambiente, perché riduce emissioni e consumi. La velocità di 110 km/h invece di 130 km/h vuol dire arrivare 10 minuti dopo, ma risparmiare il 18% di carburante!
Una persona in bici consuma per lo stesso percorso 200 volte meno energia rispetto all’automobile.
Economicamente va calcolata la mancata manutenzione, il mancato acquisto del carburante.
L’olio sintetico delle automobili oggi viene recuperato presso i distributori e tutti gli altri artigiani che riparano le auto, e avviato al riciclaggio. L’olio esausto ridiventa olio pulito da riutilizzare. Anche in questo caso è gravissimo disperderlo nell’ambiente.

graziella.jpgMolte scuole hanno sviluppato, con obiettivi ambientali di salute (incentivare il movimento) per i bambini e i ragazzi, un sistema di percorsi casa/scuola e viceversa a piedi, in situazioni protette. È un altro modo per ridurre l’uso smodato dell’auto.
Chi percorre ogni giorno lo stesso percorso casa/scuola o casa/lavoro può anche organizzarsi con amici e conoscenti e utilizzare a turno il mezzo di trasporto, distribuire e ricevere passaggi (car pooling). Alcune aziende lo incentivano. Favorisce anche la socializzazione.

Esempi
Per migliorare la qualità dell’aria negli ultimi anni si sono ridotti con vari sistemi (eliminazione all’origine, innovando i motori, come gli euro 4 ed euro 5) piombo, biossido di zolfo, benzene, monossido di carbonio, ma vi sono ancora problemi con ossidi di azoto, PM 10 e l’inquinamento estivo di ozono. Troppi i mezzi in movimento: auto e mezzi commerciali.


HANNO DETTO

“Sobrietà: vivere bene, spendendo meno, riducendo gli sprechi. Non si rinuncia a niente, ma è più sano, più costruttivo, più ecologico cioè alla fine più benessere”.
India Knight

 

Carlo Degiacomi
da Nuovo progetto giugno 2009

 

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