Un futuro migliore

Pubblicato il 13-01-2024

di Chiara Genisio

PISTOIA
Da sempre l’umanità si è espressa attraverso le immagini.
Con graffiti, dipinti, fotografie, fino ai murales gli uomini e le donne hanno tramandato le loro emozioni.
Il desiderio di libertà, la voglia di cambiare, la speranza in futuro migliore sono il cuore dei murales realizzati dai carcerati nella casa circondariale di Pistoia. L’idea di offrire uno spazio per comunicare attraverso immagini e parole sui muri dell’istituto penitenziario è dell’associazione culturale Elektro Domestik Force sostenuta dalla Fondazione Cassa di risparmio Pistoia e Pescia. I mesi estivi sono stati dedicati dai detenuti alla realizzazione di queste opere, davvero interessanti e dense di significati.

La loro realizzazione è il frutto di incontri di progettazione per le scelte degli spazi dove collocarle, i soggetti-simbolo e le parole chiave a cui ispirarsi. Al tema Viaggio tra passato e futuro è ispirato il murale realizzato nel campo sportivo: un’astronave diretta verso un pianeta che ricorda un pallone da calcio mentre il mare, che un muro abbattuto lascia entrare in una stanza detentiva, domina nel disegno realizzato su una parete della sala polivalente.
Attorno a un arco del piano superiore, sullo sfondo di un paesaggio alpino sovrastato dalle parole “sacrificio, speranza, libertà” svetta ora l’albero della speranza.
Al posto delle foglie ha lettere prive di indirizzo, forse messaggi al mondo esterno o forse pagine di libri. Sulla corteccia è inciso un cervello a ricordare che per abbattere le sbarre, occorrono studio, impegno, consapevolezza.

NAPOLI
Dall’espressione artistica all’arte del “taglia e cuci”. Saranno firmate “Marinella” le cravatte della polizia penitenziaria. «Un nuovo inizio. Sartoria interna nel carcere di Santa Maria Capua Vetere, una storia di speranza e trasformazione » è infatti il titolo del protocollo firmato a Napoli dalla direttrice dell’istituto campano, Donatella Rotundo, e da Maurizio Marinella, amministratore unico della prestigiosa azienda sartoriale. L’accordo regola la creazione di un laboratorio in cui formare e occupare detenuti nel confezionamento di cravatte per le divise della Polizia penitenziaria.

Il general manager della maison, Alessandro Marinella, non ha esitato a dichiararsi orgoglioso di essere parte di questa originale iniziativa che unisce il mondo della moda e dell’artigianato con il contesto di una casa circondariale, un progetto che rappresenta un messaggio di speranza e trasformazione, dimostrando che anche nelle circostanze più difficili, la bellezza e la riabilitazione possono fiorire.
 

Chiara Genisio
NP dicembre 2023

Questo sito utilizza i cookies. Continuando la navigazione acconsenti al loro impiego. Clicca qui per maggiori dettagli

Ok