Una spinta e via

Pubblicato il 27-06-2022

di Pierluigi Conzo

In uno studio, le strategie per migliorare il benessere proprio e di tutta la società

Con il termine nudge ci si riferisce, generalmente, a piccole “spinte” date alle persone affinché queste mettano in atto comportamenti sostenibili per se stessi e per la società. Come approfondito in articoli precedenti, sono tanti i motivi per cui gli individui, seppur riconoscendo l’importanza di determinate scelte o comportamenti per il benessere proprio e quello della società, non riescano a realizzarli. Questi motivi risiedono nell’imperfetta razionalità della natura umana, che ci assoggetta, il più delle volte, a “distorsioni cognitive” derivanti da emozioni (ad esempio, paura del rimpianto, preferenza per lo status quo, inerzia, avversione alle perdite…) o da uno specifico contesto che caratterizza la scelta (ad esempio numero e ordine delle opzioni di scelta).

Un recente studio pubblicato su una prestigiosa rivista scientifica, PNAS, analizza l’impatto di una politica di nudging volta a stimolare il tasso di vaccinazione per la normale influenza stagionale negli Stati Uniti. Si tratta di messaggi di testo inviati come promemoria a circa 700mila pazienti di farmacie legate al colosso americano Walmart. Tali pazienti sono stati casualmente suddivisi in 22 gruppi, cui è stato inviato un messaggio differente; un altro gruppo di pazienti – utilizzato come gruppo di confronto – non ha invece ricevuto alcun messaggio. Inoltre, alcuni pazienti hanno ricevuto il messaggio in uno stesso giorno, mentre altri pazienti hanno ricevuto messaggi in due giorni diversi. La struttura di questo intervento ha pertanto consentito agli autori di individuare quale fosse il contenuto del messaggio e la frequenza di invio più efficace a “spingere” le persone a recarsi in farmacia per vaccinarsi.

Il contenuto dei messaggi utilizzati è variegato: alcuni si basano sull'umorismo, nel tentativo di aumentare la “memorabilità” del messaggio («Hai sentito la barzelletta sull'influenza? Non importa, non vogliamo diffonderla»); un altro ha comunicato che la vaccinazione era ormai una prassi sociale consolidata e in crescita, facendo leva sul confronto sociale come “spinta” a conformarsi al comportamento altrui («Più americani che mai si stanno ora vaccinando contro l'influenza»); un altro, ancora, ha fatto leva sul fatto che chiedere alle persone di impegnarsi a fare qualcosa possa fungere esso stesso da stimolo («Se hai intenzione di farti un vaccino antinfluenzale presso Walmart, impegnati rispondendo con un messaggio: mi farò un vaccino antinfluenzale»).

I risultati di questo intervento di nudging suggeriscono che, rispetto alla condizione di controllo, il messaggio più efficace ha generato un aumento di 2,9 punti percentuali nelle vaccinazioni antinfluenzali presso Walmart: un aumento di circa il 10%!

I messaggi più efficaci sono stati due: «È la stagione influenzale e puoi fare un vaccino antinfluenzale da Walmart». Il secondo messaggio è arrivato 72 ore dopo e ha ricordato ai pazienti: «Un vaccino antinfluenzale ti sta aspettando da Walmart». È importante sottolineare che tutti i 22 messaggi hanno aumentato significativamente i tassi di vaccinazione rispetto alla condizione di controllo, e lo hanno fatto in media di 2,1 punti percentuali (un aumento di circa il 9%).

In generale, due sono le caratteristiche del contenuto del messaggio che sembrano aumentarne l’efficacia: la sua incongruenza con le comunicazioni tipiche che gli utenti ricevono dalla farmacia (tono interrogativo, imperativo e in generale negativo) e il fungere da “promemoria”, implicitamente suggerendo che la decisione di fare il vaccino era già stata presa e che il vaccino li aspettava.

Seppur frutto di interventi volti a incoraggiare vaccinazioni anti-influenzali generiche, i risultati di questo studio suggeriscono come una semplice (e poco costosa) politica di nudging, basata sull’invio messaggi di testo e promemoria, possa essere di grande aiuto nella campagna vaccinale contro il Covid-19.

Sono tanti i motivi per cui, pur riconoscendo l’importanza di determinate scelte o comportamenti, molti individui non riescono a realizzarli

Pierluigi Conzo

NP Marzo 2022

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