Rete di vita

Pubblicato il 28-08-2022

di Mauro Palombo

Una foto giunta qualche giorno fa dalla Tanzania è lo spunto per qualche pensiero che fa davvero piacere poter condividere. Non è certamente uno scatto professionale ma comunque un pezzetto di storia, a modo suo, lo fissa. Una tessera di quella storia fatta di piccoli che, facendo cose piccole, realizzano passo passo anche cose più grandi. E aprono strade, sterrate magari, ma belle e utili, perché da tutti possono essere percorse, e portano a una meta concreta di speranza. Il fogliame che emerge nel pianale del pickup è quello di 240 piante di avocado, già innestate. Tra tre anni inizieranno a produrre e con ancora un po’ di pazienza arriveranno ogni anno a fornire ciascuna un 40-50 kg di frutti. Un alimento nutriente, che oggi ha anche un mercato fiorente di esportazione verso l’Europa; qualcosa che remunera un po’ meglio la fatica di ogni giorno degli agricoltori.

Il vivaista donatore si trova dietro l’obiettivo, ed è padre Innocent Ngaillo, che, tra le varie cose, gestisce presso la sua parrocchia di Mkiu una grande fattoria dove si coltiva e alleva un po’ di tutto, e altrettanto si impara, per portare poi nuove possibilità alle famiglie del territorio. Accanto al mezzo, due altre nostre amiche di vecchia data, le Teresina Sisters: risiedono a qualche centinaio di km di distanza, a Iringa, ma, come l’esperienza ci fa dire, è bene che i buoni si incontrino.

Da qualche anno abbiamo creato un contatto tra questi due percorsi, scambiando esperienze su iniziative attuali e ipotesi di lavoro future. Le suore da tempo ricorrono alla competenza di agronomo del padre Innocent per rendere più produttive le loro attività agricole, con cui cercano in autonomia il sostentamento loro e dei tanti servizi, sanità, accoglienza, lavoro con le donne nei villaggi. Gli avocado avranno casa nella loro vasta tenuta di Kihanga Farm, progetto che abbiamo anni fa sviluppato assieme proprio per la desiderata autosostenibilità. Che ora ha ancora un’opportunità in più. Così come altre potrebbero nascere da una disponibilità delle suore a vivere un servizio in progetti – per ora nel cuore – a Mkiu: un dispensario e una casa per bambini orfani.

Dal bene nasce il bene… un dono vissuto quante volte! Come, anni fa, in Brasile, dove gli insegnanti delle Scuole Famiglia Agricole, a lungo fortemente sostenute, si misero più volte a disposizione di diverse iniziative. Il contributo progettuale e la formazione da loro erogata furono essenziali in ampi programmi nell’ambito della riforma agraria promossa negli anni ‘90, così come per far crescere l’autosostentamento di accoglienze di ragazzi di strada, o la produzione di miele da parte dei piccoli agricoltori. E continua oggi, in tante forme. Così come i tanti casi in cui la relazione si è creata sperimentando la replicabilità di soluzioni tecniche adottate con successo in un contesto che le aveva richieste, applicandole in altri, anche ben lontani. Un’esperienza maturata, può diventare chiave di svolta in realtà diverse ma che patiscono problemi simili. Una volta di più, sperimentiamo quanto una relazione attorno al bene è vita. Maglie di una rete che può sostenere il destino dei poveri.


Mauro Palombo
NP aprile 2022

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