Teresina Sisters -Tanzania

Pubblicato il 30-04-2021

 

PRENDERSI CURA

Presenza vitale accanto alla gente, alle donne reale forza della società, l’incontro con le Teresina Sisters ha fatto nascere tante realizzazioni, nuova vita a molte comunità.

La nuova sfida è realizzare un Centro di Salute: al servizio di chi più ne ha bisogno. 

Progetto attivo dal 1999, e a continuare

 

lringa, crocevia delle strade d’accesso al sud e centro del Paese, è casa delle Teresina Sisters, dal 1935 filiazione africana delle Suore della Consolata. Il loro carisma è di fare Chiesa vivace e vitale accanto alla gente. Cinquecento suore e postulanti, tra giovani e senior intramontabili, giorno per giorno fanno la differenza, specie per le donne, perno della società africana – a loro compete la cura della famiglia come il lavoro dei campi -, ma dei cui bisogni poco ci si cura. Vale sempre il vecchio assioma: dove le donne stanno bene, tutti stanno meglio; anche per questo, le suore sono molto amate e rispettate. Di fronte a tante sfide sono piene di iniziativa, pratiche e fattive, consapevoli della necessità di studiare, formarsi, ma restando a condividere la vita dei poveri, dando risposte concrete. L’incontro con loro, in specie con la grande amica Suor Francisca, è di oltre venti anni fa. Un dinamismo entusiasta e risoluto il suo, che coinvolge, e porta a realizzare sogni piccoli e grandi, nella completa sproporzione tra obiettivi e mezzi, ma sempre con occhi aperti e piedi ben saldi a terra.

 

MOLTA LA STRADA FATTA ASSIEME

Molti i progetti realizzati assieme: ogni cammino ne ha aperto un altro. Nei villaggi, parecchi progetti agricoli – terra, canali, pozzi, piccole strutture - e poi laboratori di sartoria, maglieria - con cooperative di donne: energie nascoste, votate al successo, da attivare assieme alla loro responsabilità, al loro orgoglio e alla loro dignità. L’esito magari scritto dietro a una foto: questo villaggio non avrà mai più fame.

Acquistata e messa in opera, una grande fattoria, dove la Congregazione si produce quanto necessario alla sua vita, e dando lavoro e capacità ai giovani dei villaggi circostanti. Acquistati due trattori, per i progetti agricoli.

Ampia la presenza in campo sanitario, accanto alla vita molto essenziale della gente: suore dottori, infermiere, farmaciste, prestano servizio in ospedali diocesani, mentre si è molto cooperato coi vari centri di salute e dispensari direttamente gestiti, in zone decentrate e prive di altra assistenza sanitaria. Avere un riferimento affidabile, dove, a condizioni accessibili e “flessibili”, si ha fiducia di ricevere attenzione e cura per tutto quanto possibile, è un fondamentale aiuto per la gente.

 

SALUTE E' SVILUPPO: UN NUOVO PROGETTO           

In tutta l’Africa la sanità non è gratuita, e sovente scarsamente organizzata: gli ammalati devono trovarsi farmaci e altro. Le principali patologie sono ben note: malaria, anemia, diarree,  malattie polmonari, ustioni, incidenti, parassiti, e dopo, benché grave, l’Aids. Praticabili quindi molte terapie, con notevoli possibilità di successo a patto di intervenire in tempo. Analogamente efficace la somministrazione di vaccini.

Qui tra assistiti e chi assiste distanze non ce ne sono. Il servizio è ricambiato con la fiducia; e allora si può fare un servizio efficace di prevenzione e educazione, anche infrangendo il peso di qualche credenza irrazionale. La fatica della povertà rende meno consapevoli di cosa sia essere in salute. Ma recuperarla è un passo di sviluppo essenziale a sostenere la qualità della vita.

Uno dei dispensari delle Teresina Sisters è proprio ad Iringa, dal 1953 nel sagrato della chiesa della Consolata. Poche stanze, ma con 23.000 visite l’anno, più di metà a bambini sotto i 5 anni. Il governo, pur encomiando la qualità del servizio, ha sancito la chiusura dei locali, effettivamente ormai inadeguati, e ha richiesto l’apertura di un nuovo presidio; il solo sostegno facilitare la burocrazia. Di cessare il servizio non se ne parla, le sfide si affrontano. Al solito modo: visione complessiva e poi un passo alla volta, tra determinazione e fiducia nella Provvidenza. Dall’esperienza, velocemente il progetto tecnico.

Come già in altri casi, si realizzerà un Centro di Salute, estendendo il servizio del poliambulatorio, con anche piccola chirurgia, posti letto, una maternità e assistenza post natale.

Grazie al lavoro professionale delle suore e ai piccoli pagamenti dei molti utenti, risulterà pienamente sostenibile e autonomo, come gli altri oggi gestiti. Il suo bacino di utenza si stima inizialmente in 15.000 persone, destinate a incrementarsi per dinamica demografica e flussi anche da altre aree.

Il Sermig si è affiancato con entusiasmo a questa avventura; sicché la realizzazione inizia… dal terreno. Individuato il sito edificabile in una zona urbana un po’ più esterna, si negozia un prezzo e si bloccano i lotti confidando di acquistarli un po’ alla volta con quanto le suore riescono a mettere assieme dalle loro attività e, soprattutto, dalla Provvidenza, finora mai mancata all’appello. Il risultato sono al momento 6.000 mq per le strutture sanitarie; servirà ancora un po’ di terreno per le case di suore e del personale.

E’ un impegno notevole, ma mano a mano che saranno disponibili risorse, il più rapidamente possibile, si svilupperà la nuova struttura: sale e stanze disposte in quadrato e un porticato, un grande patio con al centro uno spazio verde. Con una ventina di posti letto, il laboratorio, la farmacia, i vaccini, sterilizzatrici, microscopio e altre attrezzature essenziali e l’aiuto di tanta esperienza. I locali e i materiali sono importanti, ma le persone lo sono ancora di più. È il caso di queste suore, che nei diversi ruoli di medici, assistenti, infermiere, farmaciste, si mettono gratuitamente a disposizione offrendo un servizio sostenibile che si traduce in cure efficaci e farmaci alla portata del poco di chi ne ha vitale bisogno. Salute è Sviluppo.

 

Associazione Sermig Re.Te. per lo Sviluppo – Arsenale della Pace, Piazza Borgo Dora 61 Torino

IBAN: IT29  P030 6909 6061 0000 0001 481   Banca Intesa SanPaolo

 

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