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l’europa non è un incidente del-
la storia, anzi ha prodotto l’unico
vero grande progetto politico del aggrapparsi» per combattere il riaffio-
secolo passato – come ebbe a dire rare delle ideologie più barbare del No-
un grande leader di Solidarnosc vecento «può diventare una pericolosa
poi tra i padri della nuova Polo- scorciatoia»: «invece di affrontare diret-
nia, Borislav Geremek. Una Euro- tamente i pregiudizi contemporanei si
pa che continua ad attrarre nuovi usa lo scandalo del passato, che alla fine
Paesi e a essere riferimento di tanti mette tutti d’accordo ma senza toccare
popoli in almeno tre continenti. le aporie del presente». Ecco allora che
Come ci ha insegnato, Jacques De- «il discorso per certi versi “sacro” sull’u-
lors, un padre dell’Europa, siamo nicità della Shoah, espressione di un
oggi chiamati a una sfida collettiva Enrique Angelelli male assoluto che ha colpito soltanto
di responsabilità e realismo, corag- «Soltanto il Vangelo, con il commento gli ebrei in tutta la storia dell’umanità»,
gio e lungimiranza, per coniugare della nostra vita» rischia di alimentare una percezione
in modo nuovo il famoso trittico di Anselmo Palini sbagliata: una gerarchia dell’orrore che
del suo immenso lascito: la com- Ave Editrice, 2023 sembra sminuire o relativizzare le trage-
petizione che stimoli, la solidarietà die toccate a molti altri popoli nel corso
che unisca, la cooperazione che raf- Nell’Argentina della seconda della storia. Gabriele Nissim – fonda-
forzi. L’agenda è assai impegnativa metà del Novecento, attraversata tore della fondazione Gariwo, nata per
e non ne vanno sottaciute le diffi- da gravi disuguaglianze socioeco- riconoscere i Giusti che si sono opposti
coltà e i costi, ma possiamo e dob- nomiche e retta da brutali dittature a ogni genocidio – sostiene invece che
biamo farlo, per non sacrificare ciò militari, la voce del vescovo Enrique la memoria della Shoah debba trasfor-
che abbiamo conquistato – pace Angelelli si è levata alta e forte in di- marsi in una lente di ingrandimento,
e prosperità – e saperlo coniugare fesa del proprio popolo. attraverso la quale riconoscere l’orrore
per le generazioni che verranno e Divenuta scomoda, è stata messa a ovunque esso si manifesti. Conside-
per il mondo intero, in robuste re- tacere per sempre, ma la sua testimo- rando le riflessioni e gli interrogativi di
lazioni di vero partenariato. nianza continua a rimanere viva e, an- figure fondamentali quali Primo Levi,
cora oggi, è un riferimento importante Simone Veil, Hannah Arendt, Yehuda
per questo ci vorrà più unità, più per quanti sono impegnati nella lotta Bauer e Raphael Lemkin, questo libro
investimenti e più scelte comuni, per la giustizia e per la pace.◾ ci guida a indagare il meccanismo che
Istituzioni europee forti e più im- porta alle atrocità di massa. ◾
pegno convergente delle capitali Auschwitz non finisce mai
dell’Europa, più partecipazione di Gabriele Nissim
dei parlamenti nazionali, dei po- Rizzoli, 2022
teri locali e della società civile.
E anche un grande investimen- Il ricordo della Shoah è uno degli
to culturale e di comunicazio- elementi sui quali abbiamo costru-
ne, per comprendere e dibattere ito la nostra identità culturale a
dove stiamo andando, cosi come partire dalla seconda metà del secolo
educativo e formativo, per attrez- scorso. La memoria di quell’orrore ha
zare i nostri giovani e lavoratori permesso di affrontare a viso aperto la
alle competenze oggi richieste. battaglia contro l’antisemitismo. Alcuni
Nessuno si salva da solo, già far- ritengono che se venisse meno quella
lo insieme in una Europa di 500 memoria si aprirebbe un nuovo spa-
milioni di persone non sarà scon- zio per la circolazione di idee mai del
tato. Al voto dunque, alzando lo tutto sconfitte. Eppure, come ci ricorda
sguardo su ciò che conta. ◾ Gabriele Nissim, quel «salvagente cui
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FEBBRAIO 2024 NUOVOPROGETTO