Cura e custodia

Pubblicato il 17-11-2023

di Roberto Lerda

In Italia quasi 1 persona su 4 soffre nel corso della sua vita di un disturbo mentale, psicologico o psichiatrico e circa il 70% ha una manifestazione in età giovanile. Questi dati allarmanti, ulteriormente accresciuti dopo la pandemia, sono uno dei motori che spinge l’azione di Felicia Giagnotti e del Progetto Itaca di cui è presidente.

«Ci occupiamo fondamentalmente di fare un lavoro culturale per cambiare la mentalità generale sulla malattia mentale, che ha portato con sé pregiudizi e vergogna e pertanto si è spesso nascosta e negata». Progetto Itaca è nato nel 1999 a Milano da un gruppo di volontari e oggi ha più di 15 sedi in tutta Italia e nelle principali città, tra cui Torino, Milano, Bologna, Firenze, Roma, Napoli, Palermo e tante altre. Le proposte sono di vario genere: attività di prevenzione e di educazione nelle scuole; attività di ascolto e reinserimento delle persone che soffrono, collaborando con i servizi psichiatrici dei singoli territori; aiuti e corsi di formazione per amici, familiari e operatori; attività di sensibilizzazione. Per questa continua cura, Felicia Giagnotti e il Progetto Itaca sono stati recentemente insigniti dal presidente Mattarella dell’onorificenza di Cavaliere dell’Ordine al Merito della Repubblica Italiana per aver creato una rete nazionale a favore delle persone che soffrono di patologie della salute mentale offrendo loro l’opportunità di un percorso di rinserimento nella società civile.

Il senso del loro operare è in definitiva trasmettere il messaggio che la malattia mentale si può curare e, nonostante il crescente disagio, nel tempo ci sono stati dei passi in avanti. «In 25 anni – continua Felicia – l’atteggiamento è cambiato; le persone sofferenti e le famiglie si attivano in tempi più brevi per essere aiutate e gli psichiatri sono generalmente più competenti, più attenti. La diffusione del disagio mentale tra gli adolescenti ha fatto crescere nell’opinione pubblica il senso dell’urgenza di questo problema e ha dato forza alla prevenzione». Una delle attività più interessanti è proprio il lavoro con gli adolescenti nelle scuole, perché ci si educhi e sensibilizzi già da ragazzi a prendersi cura dei problemi che possono sorgere e creare una rete di aiuto tempestiva. Solo diventando custodi gli uni degli altri si troveranno insieme le soluzioni migliori. La prima cura è essere custodi.
 

Roberto Lerda
NP ottobre 2023

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