La Crisi come opportunità

Pubblicato il 28-06-2012

di Andrea Gotico

La crisi economica che sta investendo le economie del primo mondo pone domande pressanti su come affrontare la situazione...  ma è da oltre quarant’anni che il Sermig convive con la crisi. Sin dagli inizi abbiamo dovuto confrontarci e immedesimarci con situazioni di ingiustizia, di privazione e di fame, di diritti negati e di dignità calpestata in cui molte persone del Terzo Mondo si trovano.

Da allora la nostra linea di azione si è sviluppata essenzialmente su tre direttive: conoscenze, tempo, risorse e disponibilità messe gratuitamente a servizio delle persone in grave difficoltà con aiuti immediati e a lungo termine; ingiustizie e sprechi, come le incalcolabili risorse economiche e intellettuali destinate agli armamenti, denunciati senza tentennamenti; la messa in opera di progetti di sviluppo in cui i beneficiati non sono dei semplici assistiti, ma diventano protagonisti e a loro volta possono innescare analoghe opportunità di sviluppo.

Abbiamo verificato che queste buone pratiche non contribuiscono solo a migliorare e umanizzare il nostro tempo, ma fanno emergere una ricchezza interiore dovuta alla pratica della restituzione come stile di vita, cosa questa sostenuta a suo tempo anche da dom Helder Camara, amico del Sermig fin dalla prima ora: “Nessun uomo è così povero da non aver nulla da portare, nessun uomo è così ricco da non aver nulla da ricevere”. Un’economia della restituzione che fa crescere un nuovo modo di vivere secondo le leggi dell’amore e del dono, mettendo da parte l’interesse e il guadagno. Il cammino continua. Alle iniziative in atto per sostenere quanti sempre di più sono pesantemente colpiti dalla crisi, si affiancano quelle della Re.Te. (Restituzione Tecnologica), il gruppo del Sermig che promuove, realizza e coordina i progetti di sviluppo in diversi Paesi del mondo. Obiettivo del gruppo è anche individuare, in collaborazione con partner locali, risposte tecniche concrete, funzionali, semplici e adatte sotto vari punti di vista (basso costo, semplice manutenzione, eventuale costruzione in loco...) alle realtà cui sono destinate. Dare il meglio, non tecnologie obsolete, ha sempre contraddistinto oltre trent’anni di progetti, studi innovativi, collaborazioni costruttive, nuove edizioni delle apparecchiature progettate, testate, costruite. Su sermig.org, nel settore cosa facciamo/mondialità/studi e realizzazioni c’è un’ampia rassegna dell’attività della Re.Te. corredata da spiegazioni tecniche e da foto.

Questi progetti si inquadrano nella certezza che in un momento di difficoltà economiche siamo chiamati ad aprirci ancora di più alla mondialità, a restituire di più, a non abbandonare chi continua a vivere in una crisi endemica. Adottiamo la famiglia umana, come diceva dom Helder Camara.

Rinaldo Canalis

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