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Lungo le strade del mio quartiere faccio...

Pubblicato il 24-07-2012

di Andrea Gotico

Torino, 3 giugno 2012 ore 15.00. Dalla porta dell’Arsenale della Pace del Sermig esce abbastanza ordinatamente una fila di bimbi, seguita da un’altra di bambini ancora più grandi. Di lì a poco, sbuca dal fondo del cortile un terzo gruppo di ragazzi “armato” di bandiere della pace che a sua volta oltrepassa il portone. Piccoli e grandi si ritrovano in piazza Borgo Dora accolti dai giocolieri della Fondazione U.C.I.: una folla variopinta e chiassosa che si prepara con canti e animazioni a sfilare per le strade di Porta Palazzo. Insieme a loro gruppi di giovani e di scout che hanno reso possibile la realizzazione di questo evento.

Si tratta della Parata “Lungo le strade del mio quartiere… faccio” organizzata dall’Arsenale della Piazza – Sermig, insieme con l’ASAI – Cantiere S.O.S., la Fondazione U.C.I. Uniti per Crescere Insieme e l’associazione culturale italo-cinese Zhi-Song, con il Patrocinio della Circoscrizione Sette del Comune di Torino. In Piazza Borgo Dora il corteo uscito dall’Arsenale della Pace si è riunito con quello partito dalla sede dell’ASAI a Porta Palazzo - Cantiere S.O.S. di via Genè. Grandi e piccoli hanno poi potuto continuare a divertirsi e stare insieme presso il Cortile del Maglio e i locali dell’Università del Dialogo del Sermig: spettacoli di danza e canto, numeri di circo, giochi, laboratori di fumetto e di scrittura cinese, hanno regalato una giornata felice a tutti i bambini e i ragazzi presenti, coinvolgendo anche i loro genitori.

La festa era iniziata presso l’Arsenale della Pace, nell’Auditorium “Dom Helder Camara” dove i bambini e i ragazzi dell’Arsenale della Piazza hanno presentato ai loro genitori ed al numeroso pubblico presente in sala gli spettacoli preparati durante l’anno. Hanno messo in scena due favole scritte da Ernesto Olivero, “Il Paese dei reticolati” e “Nel Paese che conosco solo io”, ballato e cantato “Aggiungi un posto a tavola” e “Io ci sto”. Grandi e piccoli hanno poi guardato le immagini dell’ultima partita dell’A.S.D. Sermig, la squadra di calcetto multietnica nata da questo progetto, hanno ascoltato le parole di Ernesto Olivero e il suo sogno di trasformare Porta Palazzo in un quartiere che porta ascolto, conoscenza, rispetto, dialogo, unione, integrazione, giovani, sport, musica, pace.

L’Arsenale della Piazza è una delle tante porte del Sermig, aperta oramai da oltre cinque anni: c’è la porta di San Paolo del Brasile, quella di Madaba in Giordania, quella di Torino, e c’è la porta della Piazza a cui ogni giorno bussa qualcuno: un bambino che vuole fare i compiti, giocare a calcio, imparare a suonare il violino, un ragazzo che vuole conoscere altri ragazzi o che deve risolvere un problema. A volte è solo la bicicletta da aggiustare, a volte si tratta di qualcosa di più, ed allora chi apre si trova ad ascoltare la paura, il coraggio, l’orgoglio di chi si è trovato a crescere troppo in fretta. I ragazzi coinvolti in questo progetto sono circa centocinquanta, provengono da 21 Paesi diversi, tra cui Marocco, Romania, Egitto, Congo, Nigeria, Cina, Costa D’Avorio, Ecuador, Colombia, Tunisia, Senegal, Perù e Moldavia. Solo alcuni di loro sono italiani. Per la burocrazia sono “minori soli non accompagnati”, “immigrati di seconda generazione”, per il Sermig, molto semplicemente, sono delle persone a cui dare la possibilità di scegliersi il futuro che vogliono.

La Parata “Lungo le strade del mio quartiere… faccio”, non è stata soltanto l’evento di una giornata, ma la tappa di un percorso educativo che le associazioni che lavorano a Porta Palazzo portano avanti insieme ogni giorno, e che continuerà nelle prossime settimane con l’Estate Ragazzi, organizzata dalle stesse associazioni che hanno promosso questa manifestazione presso la Parrocchia di San Gioacchino.

A cura della redazione