Non sono uno sfaticato!

Pubblicato il 31-10-2012

di Andrea Gotico

Entra dal portone carrale lasciato aperto e si mette subito ad esaminare le ceste dove raccogliamo gli aiuti che la gente ci porta. Mi avvicino, è alto, sui 35 anni, nord africano. Parla bene l’italiano, ma il modo di fare è aggressivo. Snocciola i suoi problemi: è padre di tre bambini e non ha niente da dar loro da mangiare: "Questa è la prova che in Italia i diritti umani non esistono".

Con cortesia e fermezza, gli spiego dove si trova, chi siamo noi e cerco di arginare le sue pretese. Mi accorgo che nella mia testa sta scattando l’atteggiamento difensivo. Ma lui aggiunge: “Io non sono un approfittatore, ho lavorato dodici anni e adesso sono stato licenziato perché la mia azienda è fallita. Ma io ho visto come si comportava il padrone: lui continua a fare la bella vita! E noi facciamo la fame. Non è giusto! Guardi qui!” e mi mostra una lettera con carta intestata di un’azienda. Leggo la prima riga: “Licenziamento per riduzione personale causa fallimento”.
Capisco che dietro la sua provocazione c’è tanta rabbia e anche tanta angoscia: che futuro attende, adesso, lui e i suoi figli? Mi impongo di avere pazienza e spendere qualche minuto ad ascoltarlo.

“Non avrei mai pensato di trovarmi a dover cercare il cibo per i miei figli in questo modo” continua lui. “Io per dodici anni non ho capito niente. Lavoravo e pensavo che tutti stessero bene. Ora capisco che la vita non è sempre facile. Ma io adesso cosa devo fare? Andare a rubare?”. La domanda è seria e non me la sento di dargli risposte moralistiche. Gli faccio solo notare che un “piccolo” come lui, anche se dovesse rubare, verrebbe subito preso e si troverebbe in una situazione ancora peggiore. “Anche questo è vero”, commenta lui e mi spiega che sta facendo tutto il possibile per trovare qualche lavoretto, “anche solo per qualche giorno”.

Parliamo ancora un po’, gli do qualche indicazione, poi mi ringrazia e se ne va con la sua lettera di licenziamento nella tasca del giubbotto, a riprova del fatto che non è uno sfaticato. A me resta un gran magone: lui è sveglio, forse se la caverà senza diventare manodopera per il crimine; ma quanti non ce la fanno?

Elena Goisis

Questo sito utilizza i cookies. Continuando la navigazione acconsenti al loro impiego. Clicca qui per maggiori dettagli

Ok