Una delegazione delle Fiamme Gialle visita l’Arsenale della Pace

Pubblicato il 22-03-2013

di Andrea Gotico

Con il lavoro che svolgiamo incontriamo quotidianamente il male del mondo e per questo paghiamo un prezzo psicologico elevato; il rischio è di diventare un po’ cinici. Ecco questo è il problema di un appartenente ad una forza di polizia. Incontri come quello di oggi – qui all’Arsenale - per me sono importantissimi, perché umanizzano il nostro servizio, ci mettono di fronte a noi stessi e ci permettono di ripagare con il bene il male che viviamo”. Sono queste alcune delle parole con cui il Generale di Divisione Carlo Ricozzi, Comandante Regionale del Piemonte della Guardia di Finanza ha voluto esprimere il senso della sua presenza all’Arsenale della Pace. “A volte, applicando la norma, l’operatore di polizia avverte che pur facendo il suo dovere ha creato un’ingiustizia che va al di là della norma. Ognuno di noi si porta dentro queste ferite… Queste forme di aiuto, umanizzano il nostro servizio”.

Il Generale Carlo Ricozzi ha sottolineato l’importanza di preparare finanzieri capaci di trasparenza “affinché la violenza nella quale a volte ci si trova coinvolti non sfoci mai in abuso” e capaci di tutelare nel lavoro quotidiano la dignità della persona sempre e comunque, anche quando “ristretta”. Solo così – aggiunge il Generale – “affermando giustizia, noi diamo giustizia alla persona”. Nel corso della visita, impreziosita dalla partecipazione di altri militari delle Fiamme Gialle, sono state consegnate al Sermig alcune partite di merci sequestrate fra cui asciugamani, accappatoi e un’auto. "Saranno estremamente utili per i servizi alle persone più disagiate che si rivolgono a noi per un aiuto”, ha commentato Ernesto Olivero. Dopo un percorso conoscitivo nei vari ambienti dell’Arsenale della Pace dove si svolgono le attività quotidiane di accoglienza e di formazione, gli amici della Guardia di Finanza si sono intrattenuti con Ernesto Olivero che ha raccontato alcuni episodi e incontri significativi che hanno segnato la strada della Fraternità della Speranza.

A cura della redazione

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