Ambiente: vado al minimo
Pubblicato il 31-08-2009
Vado al minimo, spreco meno, vivo meglio. Con la conferenza stampa all’Arsenale della Pace parte una nuova iniziativa che intende raggiungere tutto il territorio nazionale sui temi del risparmio energetico.
Claudio Maria Picco
Con la conferenza stampa all'Arsenale della Pace parte una nuova iniziativa che intende raggiungere tutto il territorio nazionale sui temi del risparmio energetico: consumere meno, ridurre gli sprechi, rinunciare ai consumi superflui, in altre parole vivere meglio anche senza essere degli asceti della rinuncia o dei talebani dell'ecologia. |
È una campagna di sensibilizzazione che vuole "non solo promuovere un consumo sostenibile, ma anche uno stile di vita che induca ognuno di noi ad impegnarsi nel proprio ambito quotidiano - dalla famiglia al condominio, dal quartiere alla città - per realizzare un percorso che porti alla solidarietà e alla convivialità. Uno stile che aiuti a creare (o ri-creare?) un tessuto sociale vivo che ridia alle persone, ai cittadini, la consapevolezza di poter essere attori delle proprie scelte e ritrovare così il senso di appartenenza al territorio in cui si vive, con la presa in carico delle problematiche che lo riguardano". Promotori di questa iniziativa sono decine di associazioni, enti locali, aziende, mezzi di comunicazione, istituti scolastici fra cui il CISV, il Sermig, il Movimento Consumatori, Lega Ambiente circolo metropolitano, la Regione Piemonte, l'Agenzia Energia e Ambiente di Torino. Ospite d'onore, l'artista Roberto Cipollone, nome d'arte Ciro, che crea sculture utilizzando materiali di recupero o di scarto, soprattutto legno, ferro, stoffa e pietra. Dal 1977 vive a Loppiano. Le sue opere si trovano oggi in molte parti del mondo, dall'Europa all'Asia, alle Americhe. La foto di una sua creazione campeggia sulla copertina del libro "Il sogno di Dio" di Ernesto Olivero (ed. Città Nuova). Abbiamo intervistato alcuni dei relatori. |
La risposta è facile. Non è una nicchia per pochi. È un messaggio, un nuovo stile di vita che si pone l'obiettivo di sprecare meno e di vivere meglio, con senso di responsabilità. Stiamo abusando del nostro pianeta. In modo dissennato stiamo sprecando quello che ci hanno tramandato le generazione precedenti la nostra. Stiamo dilapidando un patrimonio, non possiamo andare avanti così. Penso a vaste parti della popolazione del mondo che non hanno di che vivere, non hanno acqua da bere. Sono situazioni che gridano vendetta. L'idea è quella di proporre gesti semplici, facilmente comprensibili che ci permettano di comprendere in modo rapido che si può sprecare meno e viver meglio chiudendo più spesso il rubinetto dell'acqua, spegnendo gli elettrodomestici o il televisore quando non servono o magari facendone anche a meno. Sono cose facili da fare e se misurate permettono di capire che si può veramente risparmiare denaro e anche ambiente. |
Luca Mercalli, climatologo, Società Meteorologica Italiana. Andare al minimo in una società in cui tutti vanno di corsa, come si fa? Quando il motore scalda troppo in genere bisogna fare qualcosa per evitare di fonderlo. Come si fa? Si toglie per prima cosa il piede dall'acceleratore. Credo che questa società abbia già tutte le lancette sul rosso. Quindi andare al minimo oggi si trasforma in un imperativo: prima di tutto per salvare il motore, altrimenti lo fondiamo e la machina non funziona più. In secondo luogo perché forse qualche volta, al di là del guasto meccanico che potrebbe venir fuori abbiamo delle opportunità di cui ci siamo un po' dimenticato. Andare al minimo significa vedere i dettagli, non significa per niente non arrivare a destinazione, si arriva lo stesso. Bisognerebbe anche capire quale è la destinazione. Forse questo è un problema che abbiamo. La macchina e lanciata a folle corsa, ma non c'è la cartina, non c'è un pilota, non si sa bene dove stia andando e quindi andando al minimo c'è spazio per tutte queste riflessioni, si consuma meno benzina, si inquina di meno e forse anche la nostra testa rimane un po' più libera per ragionare, per fare il punto sulla cartina per trovare la rotta. Uscendo dalla metafora rientriamo nei gravi problemi ambientali. I limiti delle risorse del pianeta che poi alla fine generano conflitti perché la torta è sempre quella, le persone vogliono fette sempre più grandi e queste viceversa sono sempre più piccole. Andare al minimo in fondo è una bella parola d'ordine per un futuro nel quale i problemi ambientali e quelli sociali trovino una soluzione o almeno non esplodano in conflitti insanabili. |
Roberto Cipollone, in arte Ciro, artista. |
Rinaldo Canalis, responsabile RE.TE - restituzione tecnologica - del Sermig Piero Bianucci, giornalista scientifico - La Stampa - TuttoScienze - |
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L'intervento di Ernesto Olivero verrà pubblicato in un prossimo articolo. Info: www.vadoalminimo.org Altri articoli sul tema: |