Belli ma soli

Pubblicato il 06-09-2011

di Redazione Sermig


In meno di tre anni le agenzie che combinano incontri e matrimoni sono quasi raddoppiate, come anche i clienti; moltissimi i giovani fra i 20 e 30 anni. Mancanza di tempo?

... Gian Mario Ricciardi

 

Belli, allampadati e soli. Eh già! In meno di tre anni le agenzie che combinano incontri e matrimoni sono passate da 246 a 436. Un aumento del 77 per cento. E il numero dei clienti si è quasi raddoppiato. Non solo, ma solo ma tra i "cuori solitari", non ci sono, come sempre uomini e donne delle età più a rischio, ma i giovani dai 20 ai 30 anni. Sono due dati che spaventano.
La crescita degli "sportelli", prima di tutto. Se così è allora ha ragione l'Eurispes a sostenere, in un'indagine, che il 79 per cento di coloro che bussano ad una agenzia matrimoniale lo fa soprattutto per mancanza di tempo. Sempre di corsa, tutto e tutti al galoppo. Non c'è tempo per i sentimenti. Per fare sesso, magari, ma per i sentimenti diventa sempre più difficile trovare spazi adeguati. Ma ciò che inquieta di più arriva dagli identikit di coloro che cercano compagnia.
La fascia che va dai venti ai quarant'anni è lievitata al diciotto per cento. Lo stupore non basta. Questa è l'età che s'amalgama con gli ideali e i valori più forti della vita. Se uno non cerca, rischia, piange, ride e soffre sotto i trent'anni ma ha bisogno di un tutor per farlo ci saranno delle ragioni. Forse in questa società irreversibilmente vetrina un altro pericoloso tarlo sta intaccando le nostre emozioni: la fretta, certo, ma anche l'indifferenza ed una accresciuta dose di pudore che vuol dire anche difficoltà di parlarsi, di comunicare, di rischiare. E vien da dire: se non si rischia a vent'anni, se si rinuncia a mettersi in gioco a vent'anni!
Ma non basta. C'è da fare anche un accenno ai valori: l'amore, la bellezza, la giustizia, la solidarietà, la pulizia morale, i sogni, le opere, le scelte si fanno e si mescolano tra i 20 e i 30 anni. Se oggi molti giovani rinunciano a questo passaggio fondamentale della vita, forse, è meglio fermarsi e cercare di capirne i perchè. Tra questi potrebbero esserci il minor appeal dei valori, il trionfo della comodità del "tutto compreso", i riflessi di una società che s'abitua a "comprare tutto", a mercanteggiare. E' l'effetto di una società sempre meno famiglia, sempre meno solare, sempre meno fucina di ideali, di slanci, di passioni politiche, sociali, di vita. Insomma una società che sta trasformando il cuore pulsante che aveva in un'anima arida. Ma non solo arida perchè meno credente, cristiana, cattolica, protestante, ma arida anche perchè meno laica nel senso dell'Italia dei laici impregnati di valori che hanno attraversato la nostra storia.
Se a 20 anni i nostri giovani vanno in agenzia è colpa nostra. E' colpa dei padri, della madri, dei maestri, dei professori, dei preti e dei pastori degli ultimi anni perchè non hanno saputo convincere i loro figli della bellezza della conquista, della ricchezza dei sentimenti e hanno lasciato che le lusinghe dei soldi e del successo prendessero il sopravvento. Non li hanno convinti che l'apparenza non basta mai. Negli anni 50 gli annunci sui giornali suonavano così: "Donna seria ed onesta cerca uomo serio ed onesto". Ora si legge invece: "Alta, mora, villa in Brianza, laureata, amante del golf cerca pari requisiti". Ecco cos'è cambiato!. E uno resta senza parole anche perchè scopre che in testa alla classifica dei "cuori solitari" under 30 ci sono le città più ricche d'Italia: Torino, Milano, Bologna.





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