...BELLISSIMOOOO....

Pubblicato il 31-08-2009

di Redazione Sermig


“Dopo una dura e lenta ripresa delle forze, parallela al ritorno nella mia realtà, mi sono trovata a riflettere sui 3 giorni trascorsi a Torino al Sermig…”.

di Benedetta


07 gennaio
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Dopo una dura e lenta ripresa delle forze, parallela al ritorno nella mia realtà, mi sono trovata a riflettere sui 3 giorni (30-31 dicembre e 1 gennaio) trascorsi a Torino al Sermig. Vi starete chiedendo “Ma che è?” ……Tranquilli…ve lo spiegherò…
Ci ho messo un po’ per ricollegare tutto quel che è stato, tutto quel che ho visto e sentito.
C’è in me ora una grande forza, semplicemente per aver assistito a qualcosa che si è realizzato IN GRANDE…

Il Sermig oggi è una realtà; ieri era solo il SOGNO di un uomo (all’epoca un ragazzo più o meno della mia età) che ha dato tutto se stesso, si è messo in gioco e quasi miracolosamente è riuscito a trasformare un Arsenale in cui si costruivano armi in ARSENALE della PACE…
Ernesto Olivero, il fondatore, sognava di farlo diventare un luogo in cui poter “ridare” la vita a tutti quelli che ne hanno bisogno. È questo che fa il Sermig, con la guida di quell’uomo che da oltre 40 anni spende la propria per gli altri.

Siamo in un salone ad attenderlo… Eccolo, Bibbia in mano, sguardo semplice, passo quasi insicuro, abbigliamento scuro… Così ci si presenta il 1° giorno e così sarà per il resto delle giornate…
Siamo curiosi di sentirlo parlare e di capire questa realtà che dal niente è riuscito a creare.
Non si può non rimanere estasiati di fronte alle sue parole e ci accorgiamo che stiamo assistendo al fedele racconto di un miracolo… è la prima parola che è risuonata nella mia testa… non può essere altro!!!
Quando ascolti un uomo che, ancora con la luce negli occhi e con la fragilità dell’animo, desidera così ardentemente raccontarti di una “impresa” praticamente impossibile che è riuscito a compiere, non puoi che star lì anche tu col desiderio di cogliere il più possibile.
E nel ripensarci provo ancora quel senso profondo di MERAVIGLIA e di STUPORE…

Ernesto Olivero, nel 1964, era un ragazzo e, come penso tutti noi, aveva un grande sogno nel cuore… ma, come forse pochi, si è speso interamente per poterlo realizzare.
Voleva un luogo in cui poter testimoniare la pace, in cui accogliere i più poveri, in cui sconfiggere la fame con opere di giustizia; ma anche un luogo d’incontro per migliaia di giovani di qualsiasi etnia, cultura o religione con il desiderio di dare un senso alla propria vita, di mettersi in gioco nell’aiuto agli altri, in cui restituire un po’ di se stessi.

La cosa bella è che tutto questo era già nella mente di Ernesto prima ancora di iniziare la realizzazione del Sermig e ancora più bello… e semplicemente fantastico… è il modo in cui è riuscito nel suo sogno!
In mano niente… solo un Arsenale vecchio e malmesso e tanta voglia di fare qualcosa di grande; soldi inesistenti… solo tante persone, tanti giovani che, affascinati dall’idea, hanno deciso di affiancarsi gratuitamente al megaprogetto di Ernesto…
Così fu: l’ex Arsenale di guerra dei Savoia fu trasformato, dopo 19 anni di lavoro volontario di ingegneri, muratori, ragazzi e adulti, in Arsenale della Pace nel 1983.

Mi rendo conto che chi leggerà queste righe non potrà mai capire il miracolo che c’è stato e che continua ad esserci ogni giorno fra quelle mura… Solo quando ti trovi nella realtà del Sermig divieni consapevole della sua grandezza; da fuori è troppo difficile (..ve lo dice una che non sapeva neanche cosa fosse).
Poi lì ti vengono le lacrime agli occhi solamente a pensare che tutti quei volontari intervenuti nella realizzazione dell’Arsenale della Pace si sono affidati completamente nelle mani e nel sogno di Ernesto… è qualcosa da far venire i brividi, anche perché il miracolo ce l’ho avuto sotto gli occhi, l’ho toccato con le mie mani e l’ho vissuto per 3 giorni stupendi.

Abbiamo condiviso momenti di spiritualità, lavoro manuale, riflessione, gioco…
Mi ha molto colpito passare un pomeriggio con i ragazzi e bambini che ogni giorno vengono all’Arsenale.
Il Sermig semplicemente li toglie dai pericoli della strada, li accoglie…ed essi sanno che ci sarà sempre un posto sicuro e pieno d’amore ad attenderli a braccia aperte! … una grande famiglia insomma!!
Ogni giorno c’è tanto da fare, la struttura è enorme e i servizi che offre sono tanti… Basti pensare all’ospitalità notturna per donne e uomini in difficoltà, alla distribuzione di migliaia di pasti, al servizio di assistenza sanitaria a persone disagiate…

Per questo tanti giovani scelgono di passare alcuni giorni al Sermig: per poter aiutare i volontari che operano in queste mansioni. Penserete: “Ma chi gliel’ha fatto fa… a capodanno??”… Vi rispondo felice che è stato uno dei più bei fine anno che ho mai passato e poi… volevo un capodanno “alternativo” e ci sono riuscita sicuramente. Non potevo chiedere di meglio che passare nel 2009 con una serenità e una gioia nel cuore tali.
Senti che tutto può essere cambiato, che puoi dar tutto il meglio di te per gli altri… Che TUTTO è POSSIBILE agli occhi di Dio.
Non ho passato un capodanno all’insegna dello sballo; io e i miei amici abbiamo preferito rendere testimonianza a dei valori ben più importanti, che ormai troppo spesso ci sfuggono.
È stato emozionante, dopo la marcia della Pace per le vie di Torino, entrare in Cattedrale allo scoccare della mezzanotte e sentire nel frattempo i fuochi d’artificio alzarsi in cielo sopra le nostre teste… Credo che non lo dimenticherò mai…

In un certo senso mi sembra di essere ancora lassù : mi piace ricordare quella musica, i sorrisi, i colori, la gente… Cose semplicissime che riesci a vedere con un’altra prospettiva e con un altro animo; tutto sembra davvero più magico!
Vorrei solamente riuscire a conservare questo spirito e questa magia per l’anno che si sta aprendo e per tutta la vita… perché come dice la nostra cara Bea “la bella esperienza è passata ma quella pace e quell’Amore vanno custodite nel cuore… Per vedere quel Sogno sbocciare dobbiamo solo continuare a pregare…”! …Lo auguro davvero a tutti ^-^

Ringrazio i miei amici con cui ho condiviso questa bella avventura, chi ci ha accompagnato e la Fraternità che in maniera semplice è riuscita a lasciarci dei grandi segni di Speranza…
Ringrazio il Sermig perché mi ha trasmesso la facoltà di sognare in grande… perché è riuscito davvero ad aprirmi gli occhi…
Buon 2009 a tutti…

*Benedetta*
Dal suo blog
Vedi:
Giovani all’Arsenale. Prossimi appuntamenti

 

 

 

 

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