BESLAN: non dimentichiamo

Pubblicato il 31-08-2009

di Redazione Sermig



Non ho ancora capito l’uomo:
uomo, donna, chi sei?
Accetti supinamente che ogni tre secondi
uno di noi sparisce per fame.
Accetti che in un “amen” di tempo
una guerra ingiusta, le guerre lo sono sempre,
ammazzano, violentano.
Ma quanta gente deve ancora morire?
365 giorni fa una scuola in festa
è diventata una micidiale tragedia
per 100 e 100 bambini uccisi dall’ODIO.
Ma queste lacrime sono un patrimonio
o la nostra condanna definitiva?

Io so chi è l’uomo:
è quello che non ha paura di aprirsi al mistero,
è quello che soccorre,
è quello che asciuga una lacrima,
è quello che si batte veramente
per un mondo nuovo
dove non ci sia nulla che opera contro l’uomo.

Ernesto Olivero        


Il 1° settembre ’04
un commando di separatisti ceceni prendono in ostaggio la scuola elementare numero 1 di Beslan, nell'Ossezia del Nord (Russia meridionale). La scuola viene minata e in terroristi minacciano di farla saltare in aria. Due giorni dopo il massacro: trecentosessanta morti, tra cui 186 bambini e una trentina di guerriglieri.

Il 3 ottobre ’04, in occasione del secondo Appuntamento Mondiale Giovani della Pace ad Asti, tra le testimonianze dei giovani del mondo - storie di dolore e di speranza - ci fu quella di Alina, 14 anni, sopravvissuta al disastro della scuola di Beslan. Un viaggio tremendo nell’orrore di quei giorni, ricordati anche con la lettura dei nomi delle vittime.

Ad un anno dalla strage e ad unno dal “Mondiale dei giovani” continuiamo ad affermare con forza e convinzione: “Basta stragi di innocenti” ovunque accadano, in Iraq, Uganda, Darfur, Georgia, Romania, Niger, Bangladesh, Israele, Palestina... e continuiamo a diffondere l’appello “Salviamo almeno 100.000 bambini” dal sottosviluppo, dalla fame, dalla strada, dalla prostituzione, dalla guerra, dall’ignoranza, dal commercio di organi.

Continua la raccolta di aiuti,
attraverso il ccp n° 29509106
(intestato a Sermig, causale: Salviamo 100.000 bambini),
per salvarli tutti e, con il vostro aiuto, salvarne ancora di più.

Questo sito utilizza i cookies. Continuando la navigazione acconsenti al loro impiego. Clicca qui per maggiori dettagli

Ok