Claudia è bellissima

Pubblicato il 10-08-2011

di Redazione Sermig

Per la Giornata della vita condividiamo con i lettori del portale la mail di una mamma, presidente dell’Associazione "Claudia Bottigelli", creata per sostenere nella quotidianità le famiglie con figli disabili gravissimi.
di Marina Cometto
 
Negli ultimi mesi si è molto parlato e si continua a parlare di vita, di dignità della vita, di vite con dei limiti, di diritto alla vita e diritto alla morte. Questa la mia modesta esperienza. Mia figlia Claudia ha 36 anni e a causa di un parto mal assistito ha subito gravi lesioni cerebrali, che le hanno impedito di vivere la vita come è intesa dalla maggior parte della gente. Ma la vita - l'ho capito negli anni vissuti accanto a questo fiore - può essere meravigliosa se si riesce a vederne il significato più puro e profondo.
 
Claudia non parla, non cammina, non si alimenta da sola, ha problemi di deglutizione per cui mangia tutto frullato, non è in grado di dire se ha dolore, né può chiedere nulla. Dobbiamo spostarla dal letto alla carrozzina e cambiarle posizione durante la notte, cambiarle il pannolone, curarle i denti con l'anestesia, ma Claudia è bellissima. Una persona viva e serena, gioiosa, con la luce negli occhi che parlano per lei. Il sorriso che ci regala quando sta bene ci rende felici. Claudia non è in grado di compiere gesti volontari come un bacio, una carezza, e questo mi manca, mi è mancato; ma quando l’accarezzo e le dico quanto io l'ami e quanto abbia bisogno di lei, i suoi occhi si riempiono di lacrime, forse per dirmi: "Non posso parlarti ma ti voglio bene anch’io".
 
Quegli attimi hanno per me un valore inestimabile, che nessuna ricchezza potrebbe eguagliare. Ho imparato da Claudia quanto sia importante ogni minuto della vita, quanto assaporare ogni attimo come se fosse l'ultimo aiuti a viverlo intensamente, a renderlo indelebile nella memoria. Ho imparato che il denaro, il successo, il divertimento non rendono felici. Possono rendere la vita più piacevole, ma quando si vive accanto a una persona a cui in ogni momento la vita può sfuggire, allora si capisce che non è possibile sprecare il tempo in cose futili. Vi sono persone che vivono come se non dovessero morire mai e altre che muoiono senza aver mai vissuto veramente. Noi compagni di viaggio di Claudia siamo consapevoli della fragilità della vita e viviamo intensamente per non sprecare neppure un attimo.
 
Io non vorrei una vita diversa. Certo, avrei voluto per Claudia una vita piena, avrei voluto potesse assaporare le meraviglie della vita; ciò non è stato possibile, ma questo dà diritto a qualcuno di dire che la sua vita non è degna di essere vissuta? Ci potrà essere un domani, quando noi genitori non ci saremo più, qualcuno che potrà decidere per lei se continuare a vivere o morire? Io non lo posso neppure immaginare. La vita è preziosa sempre, la sofferenza fa parte della vita e non sarà mai possibile cancellarla totalmente, ma si potrà accompagnarla affinché sia meno insostenibile. Solo così potremo continuare a chiamarci essere umani. Claudia il 28 di aprile ha compiuto 36 anni: ogni anno è per noi un traguardo insperato. Ringraziando per l'attenzione porgo cordiali saluti.
 
                           
Marina Cometto è tra gli autori di: Mio figlio ha le ali, Erickson ‘07
 
Info: tiraccontoclaudia.blogspot.com, claudiabottigelli.it
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