GEORGIA: a destinazione il secondo container
Pubblicato il 31-08-2009
Da Tbilisi le immagini dello scarico del secondo container di alimentari inviato dal Sermig in Georgia grazie all’aiuto di tanti gruppi di giovani da tutta Italia.
a cura della redazione
Riceviamo e pubblichiamo la mail pervenuta dalla Caritas Georgia di Tbilisi in accompagnamento alle immagini (vedi sotto) dello scarico del secondo container di alimentari inviato dal Sermig in Georgia grazie all’aiuto di tanti gruppi di giovani da tutta Italia. |
Carissimi Amici del Sermig,
Irene Scalvini |
L'invio di aiuti alimentari resterà continuativo nel tempo per Caritas Georgia come per altri beneficiari le cui emergenze si protraggono, spesso nella completa indifferenza della comunità internazionale. In particolare in Georgia, secondo padre Witold – direttore di Caritas Georgia - molte organizzazioni umanitarie si vedono costrette a chiudere i progetti di emergenza per mancanza di fondi. Ma l’emergenza continua e occorre rilanciare la gara di solidarietà che ci ha consentito di realizzare tre spedizioni di alimentari e vestiti. Anche la situazione politica nel Paese resta sempre “calda”, come testimoniano le poche notizie che filtrano dai media, raccolte nella breve scheda che segue. |
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Il presidente Mikheil Saakashvili (foto a lato), 40 anni, da poco rieletto, persegue da tempo un progressivo avvicinamento all’Europa e agli Stati Uniti. Sul fronte interno la sua immagine di eroe della “rivoluzione delle rose” - che gli consentì nel 2003 di scalzare il presidente Shevardnadze legato al Cremino - deve oggi fare i conti con una povertà e una corruzione crescente. Le scarse ricchezze in materie prime non consentono per ora ai 5 milioni di abitanti del Paese caucasico che si affaccia sul Mar Nero di decollare. | ![]() |
Inoltre è di pochi giorni fa la notizia che due regioni russofile della Georgia, l'Ossezia (distretto amministrativo autonomo del sud) e l’Abkhazia (una delle due repubbliche autonome costituite già in epoca sovietica), hanno chiesto ufficialmente alla Russia, all'Ue e all'Onu il riconoscimento della propria indipendenza. |
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