GEORGIA: situazione profughi
Pubblicato il 31-08-2009
Georgia: Unione Europea e Russia dialogano, sembra scongiurato un ritorno ai tempi della guerra fredda. Alcuni passi dalle mail che arrivano quasi ogni giorno dalla Caritas di Tbilisi ci aiutano a fare il punto della situazione.
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Tbilisi, 29 agosto 2008
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Carissimi Amici, In tutto questo caos che c’è ora qui da noi, la nostra Caritas cerca di aiutare diverse categorie di persone, anche se ora il nostro aiuto è rivolto soprattutto ai profughi… Ieri alcuni nostri collaboratori sono andati a Gori. Lì hanno avuto l’incontro con il governatore, il Sig. Vladimer Vardzelashvili. Il governatore ha chiesto se la Caritas Georgia potrebbe costruire le casette prefabbricate per un certo numero di profughi, su un terreno rilasciato appositamente. Oggi aspettiamo da loro le proposte concrete circa il nostro intervento. Il piano del governo sarebbe di sistemare, dopo due mesi, gli sfollati che vivono negli asili e nei campi profughi, in queste casette. Sono due-tre giorni, che la gente comincia a ritornare a Gori ed attualmente sul posto non sono presenti molte Organizzazioni straniere. Inoltre, a Gori i nostri collaboratori hanno parlato con alcuni medici, infermieri e con i responsabili dei nostri progetti che abbiamo a Gori. Hanno visitato anche una ventina di asili e strutture in cui sono sistemati gli sfollati (a parte i campi profughi). Con preghiere |
Padre Witold
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Tbilisi, 30 agosto 2008
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Carissimi Amici, |
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Il governo ha l’intenzione di sistemare gli sfollati nei campi profughi per qualche mese (circa due/tre mesi) e nel frattempo costruire per loro le casette prefabbricate, che mi sembra un’idea sbagliata. Una casa prefabbricata è una sistemazione provvisoria e non può essere una dimora definitiva. Una bella iniziativa invece è che, pensano di rilasciare ad ogni famiglia profuga di contadini, un terreno di un ettaro (su cui lavorare) ed altri 500 m² per la casa e per il giardinetto. |
Attualmente il governo cerca le varie Organizzazioni e le persone private disposte ad aiutare nella costruzione di queste case. Noi pensiamo (dipende che cosa ne diranno le grandi Caritas) di prendere l’impegno di costruire sul terreno rilasciato dal governo: 5,10, 20 case o di più se avremo mezzi. Nello stesso tempo, aiuteremo gli sfollati qui a Tbilisi e a Gori, perchè oltre i campi profughi allestiti in periferia della città di Gori, ci sono circa 22 strutture (scuole, asili ecc.) dove alloggiano gli sfollati. Di nuovo Vi ringraziamo per la Vostra attenzione e per tanta benevolenza. Con gratitudine |
Padre Witold
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Tbilisi, 1 settembre 2008
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Carissimi Amici, |
Padre Witold
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Tbilisi, 2 settembre 2008
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Carissimi Amici, Buongiorno. Da oggi abbiamo deciso di inviarVi il nostro aggiornamento in ogni tre-quattro giorni, quando avremo delle novità. Attualmente continuiamo a portare avanti le nostre attività e cerchiamo di organizzare meglio il nostro futuro lavoro, che dipenderà anche dai finanziamenti che riceveremo dalle grandi Caritas. Negli ultimi giorni la situazione in Georgia si è stabilita. Una parte dei profughi si trova a Gori, mentre l’altra parta rimane sempre a Tbilisi. Le condizioni in cui versano gli sfollati sono sempre molto gravi. Dalla settimana prossima, speriamo di poter aiutare i profughi che sono a Gori. Cordiali saluti |
Padre Witold
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Il Sermig sta raccogliendo aiuti per la Georgia, causale "CARITAS GEORGIA - EMERGENZA GUERRA": - ccp n°29509106 intestato "Sermig" - c/c bancario intestato "Cooperativa Internazionale per lo Sviluppo", IBAN: IT73 T033 5901 6001 0000 0001 481 |
Vedi tutte le foto sulle attività della Caritas Georgia: flickr.com (1) flickr.com (2) Vedi anche: GEORGIA: in diretta da Gori GEORGIA: l'ora della solidarietà GEORGIA: attivata Mensa umanitaria GEORGIA: 40.000 profughi |