Giorgio La Pira: una vita di servizio

Pubblicato il 31-08-2009

di Redazione Sermig


Profeta di una politica che sapeva amare e servire il bene, La Pira è scomparso 30 anni fa. Un lettore di Nuovo Progetto ha voluto ricordarlo con quest’articolo.

di Luigi Meani


Oggi penso che uno degli ambiti più importanti e difficili di testimonianza della propria fede e del proprio impegno di valore, sia quello politico. Per questo voglio ricordare La Pira, il sindaco santo, sindaco di Firenze dal 1951 al 1958 e dal 1961 al 1965.
Giorgio La Pira, durante la sua vita fu uomo politico, professore universitario e sindaco. Incredibile fu il suo impegno civile e sociale sempre guidato da una profonda dimensione di fede. Ogni sua iniziativa spesso generava molte discussioni, La Pira era persona amata ed apprezzata da tutti, anche dagli avversari politici, per la sua coerenza di vita e il suo grande spirito di servizio incarnato nel fare politica per le persone.

Molti sono gli aneddoti su La Pira e molti non riuscivano a distinguere se fosse un Santo o un sognatore.
A tutti era noto il suo modo austero di vivere. Tutti sapevano che non riusciva a possedere due vestiti o un cappello, poiché li distribuiva ai poveri che frequentava quotidianamente e allo stesso modo distribuiva la sua indennità di parlamentare e il suo stipendio di professore universitario.
Era un uomo che, illuminato dalla fede, incarnava il suo credo nella quotidianità e nell’amore nei confronti dei fratelli.
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Si racconta questo episodio. Una volta, in occasione di una prolungata sessione d’esame universitario, La Pira disse al bidello: “Oggi meriti una mancia, mi sei stato di grande aiuto tutta la giornata”. Guardando il portafoglio, si accorse che era vuoto. Allora chiese al bidello di ricordagli la promessa il 27 del mese quando avrebbe ritirato lo stipendio. Il 27 del mese, il bidello vedendolo gli ricordò la promessa, ma La Pira rispose: “A quest’ora non ho più una lira del mio stipendio perché l’ho già distribuito tutto”. Episodi di bontà e profonda generosità come questo erano all’ordine del giorno.

Alla base di tutto il suo impegno stavano la semplicità francescana e una grande fede vissuta attraverso la preghiera nella quotidianità della vita.
La Pira, aveva sempre una parola buona per tutti e credeva nell’impegnarsi nei confronti del prossimo. Quando una volta ebbe occasione di parlare con un amico del suo operato come uomo politico, disse che le tante difficoltà che incontrava nel fare politica erano il prezzo che si dovevano pagare per fare del bene, il prezzo per avere il diritto di fare del bene.

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1956 - Giorgio La Pira e Giuseppe Dossetti
La Pira sosteneva che il dovere assoluto di un credente è quello di renderci utili secondo il disegno della Provvidenza, che conosce strade misteriose.
È stato un uomo che con umiltà, disponibilità e una profonda fede si è impegnato nel servire la Polis seguendo una vocazione, una chiamata di servizio nei confronti della città, attraverso la passione politica.
Un uomo di Speranza, che con il suo impegno per la collettività è ancora oggi un grande esempio per tutti coloro che si adoperano nel sociale e nel politico. Ricorda a tutti come i titoli e le cariche siano un prezioso strumento di servizio e non un mezzo per il perseguimento d’interessi personali o di pochi.
di Luigi Meani

Per approfondire:
Mossi dallo Spirito: Giorgio La Pira

Fondazione Giorgio La Pira

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