GIOVANI ISRAELIANI

Pubblicato il 31-08-2009

di Redazione Sermig


RAGAZZI EBREI ED ARABI RECITERANNO INSIEME
 Attraverso l’arte, una ventina di ragazzi e di ragazze, a Kerem Ben Zimra, un moshav a 15 km da Sasa (Alta Galilea), si scoprono a parlare, a chiedere, a discutere, imparando ad accettarsi l’un l’altro e si emozionano, si commuovono, si incoraggiano a vicenda ad esprimere i propri sentimenti troppo spesso soffocati.
Sono ragazzi religiosi del moshav Dalton, ragazzi arabi del villaggio di Fassouta e del villaggio di Jish, ragazzi dei villaggi ebraici circostanti, una ragazza cirkassa del villaggio di Rehaniya.
Ad un certo punto si sono ritrovati – animanti da Angelica Edna Calò Livnè (ebrea residente in Galilea) – e finalmente sono riusciti ad esprimere cosa sentivano veramente. “La paura e la rabbia sono due sentimenti da nascondere in Israele” – sono parole di Angelica – “poi, dopo un esercizio di mimo dove ognuno raccontava un dolore vissuto, una ragazza ha iniziato, quasi gridando, un monologo struggente in cui ha raccontato la sua esperienza nell’ultima ‘vacanza’ a Monbasa, in Kenya, con suo padre e i suoi fratellini, quando il meraviglioso albergo in cui si trovava è diventato teatro di un tremendo attentato terroristico.
Ciò che è seguito è stato un sorta di viaggio attraverso i loro sogni e le loro paure per raggiungere una meta di speranza”. Ne è nato lo spettacolo “Bereshit” – “In Principio”, uno spettacolo di Teatro-Danza che esprime la tragicità dei momenti che stanno vivendo i due popoli e che dà il senso dell’importanza immediata del dialogo e dell’incontro.
 Oggi i 25 attori in erba, insieme, sono la “Compagnia dell’Arcobaleno” – così hanno scelto di chiamarsi – parte di una vera e propria “strategia di Pace”, un “Teatro di cambiamento” che già influisce sugli attori e sul pubblico che assiste al loro spettacolo, che domenica 3 ottobre andrà in scena ad Asti – nell’ambito del 2° Appuntamento Mondiale – che con la loro presenza sarà ancora più aperto al Dialogo tra i popoli, le culture e le religioni.

 

 

 

Questo sito utilizza i cookies. Continuando la navigazione acconsenti al loro impiego. Clicca qui per maggiori dettagli

Ok