Giovani maestri di altri giovani

Pubblicato il 31-08-2009

di Redazione Sermig


“The Lancet”, una delle più autorevoli riviste scientifiche del mondo, avverte: anche un solo spinello aumenta del 41% il rischio di malattie psicotiche come la schizofrenia. È la storia di sempre: gli adulti fanno i soldi, i giovani pagano.

di Ernesto Olivero


Quando mi ritrovo a faccia a faccia con i giovani, una delle frasi che dico in continuazione è: “Quanti di voi devono ancora schiattare perché vi ribelliate e diciate basta?”. Basta alla droga, basta ad una vita da sballati. Conosco dei giovani che non si sono rifugiati nello sballo ma hanno detto “sì” alla vita, alla pace, alla solidarietà, ragazze e ragazzi che hanno scoperto che la libertà non è fare quello che capita, evadere per il gusto di evadere, ma scegliere liberamente di “fare il bene”.

Amo veramente i giovani e uno che ama parla anche a muso duro, perché non vorrebbe mai che i propri amici imboccassero una strada che spappola loro il cervello. Ma i grandi, gli adulti, quando chiederanno scusa ai giovani per aver dato loro un modello di vita così terrificante che li autorizza a far peggio dei loro “non maestri”? Oggi il modello di vita che viene proposto è: lo sballo è un diritto, non rinunciare! Un modello che ti confina nell’indifferenza, nelle prigioni del sabato sera, nell’illusione di una falsa felicità e di una falsa libertà.

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Quanti giovani sono morti per sballi e droghe negli incidenti del sabato sera? E magari avevano il dono di essere dei nuovi Francesco d’Assisi, o Einstein, o, come la maggior parte di noi, persone comuni che avrebbero potuto farsi una famiglia, avere figli a cui dare un futuro. Questi “morti per niente” su quali coscienze pesano?

Pochi mesi fa qualcuno ha cominciato a ricredersi con tanto di titoloni: “Nel 1997 questo giornale ha lanciato una campagna per decriminalizzare la droga. Se solo avessimo saputo allora quello che possiamo rivelare oggi...”, ha scritto “The independent on Sunday”, giornale britannico che 10 anni fa aveva lanciato una massiccia campagna per la depenalizzazione della cannabis e che ora fa marcia indietro.

Il fatto è che in Gran Bretagna sono sempre più numerosi i ragazzi sotto i 18 anni curati per dipendenza da cannabis con problemi mentali e psicotici: “Un numero impressionante di adolescenti ha bisogno di sottoporsi a cure di disintossicazione da skunk, una varietà di cannabis estremamente potente, 25 volte più forte di quella venduta fino ad una decina di anni fa”.

Anche la rivista medica “The Lancet”, che gode di prestigio internazionale, avvalla la tesi del giornale dimostrando che questa cannabis è più pericolosa dell’Lsd e dell’ecstasy e sembra che il governo inglese sia intenzionato a rivedere la propria posizione in merito.

Meglio tardi che mai, verrebbe da pensare, ma non so quanto gli adolescenti inglesi, o di qualsiasi altro Paese, siano disposti a prendere sul serio questa marcia indietro. Immagino che continueranno a spinellarsi più o meno come prima, continueranno a impasticcarsi e a bere nelle discoteche, nonostante siano consapevoli dei rischi che corrono sulle strade al rientro a casa.

Sono convinto che ci vuole ben altro! Uno sballo si può sostituire solo con qualcosa di più grande e di più bello, qualcosa che riempia il vuoto e il non senso di giornate sempre uguali, che risponda alle domande irrisolte con risposte vere e significative.

Ai giovani dico: non fatevi ingannare dagli adulti che discutono sulla vostra pelle se la droga fa male o no, riprendete in mano la vostra vita e invitate i vostri amici a fare altrettanto. Ogni nuovo giorno è l’occasione per i giovani di risorgere. Oggi di maestri adulti ce ne sono ben pochi. Credo che i giovani, che hanno conosciuto la bruttezza della vita e che sanno dire “no” alla droga e agli sballi, possano rinascere dalle ceneri della loro esistenza e diventare maestri di altri giovani.

Per approfondire:
La cannabis fa male
DROGA: Prevenzione
Droga per tutti

 

 

 

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