GULU-NORD UGANDA: mostra fotografica

Interverranno:
Giobbe Covatta - Consigliere delegato del Comune di Roma per cooperazione e solidarietà internazionale, testimonial di AMREF, autore del film sul Nord Uganda “Bimbi neri, notti bianche”
Suor Fernanda Pellizzier - Missionaria Comboniana, Responsabile di Comboni Samaritan of Gulu
Mauro Fermariello - Fotografo autore della mostra
Giuliana Tadiello - Presidente dell’Associazione “Good Samaritan”
Dott.ssa Maresa Perenchio - al rientro da Gulu

Canti e danze delle “Voix qui dansent” (Eliana Daghetti, Gabriella Fornero, Chiara Bassi, Irma Cannatella, Mina Frons, Dolly Giva, Valeria Musto, Ornella Tritto, Simonetta Valenti)

La Mostra promossa dall'associazione di volontariato Good Samaritan Onlus e dal Comune di Ivrea - spiegano gli organizzatori - intende portare all'attenzione del pubblico la situazione in cui si trova a vivere la popolazione del Nord Uganda.
La recente cessazione delle ostilità, sottoscritta dal Governo ugandese e dai ribelli dell'Esercito di Resistenza del Signore (Lord's Resistance Army - LRA), fa ben sperare nella fine di una guerra ventennale, che è stata "uno dei peggiori disastri umanitari del mondo" (Jan Egeland, sottosegretario ONU per le emergenze umanitarie).
Rimane però il dramma di circa 1.600.000 persone, l'80% della popolazione, rinchiuse nei cosiddetti "campi protetti", dove le condizioni di vita sono al limite della sopravvivenza. La guerra, con le sue devastazioni ha distrutto buona parte dei villaggi e delle infrastrutture. Come sarà il loro rientro ai villaggi di origine?
Il fotografo Mauro Fermariello è l'autore di 64 foto che rimarranno esposte a Ivrea fino al 26 ottobre: foto che esprimono il dolore del popolo Acholi, insieme alla speranza di poter tornare un giorno a vivere libero.
Con la vendita del catalogo della mostra si finanzierà l'acquisto di libri destinati ad allestire una biblioteca per i bambini di Gulu (progetto "Un libro per un libro"). Con la mostra saranno esposti e messi in vendita oggetti artigianali prodotti dalla cooperativa Wawoto Kacel di donne affette da AIDS a Gulu.