I ''lupi'' che minacciano la pace

Pubblicato il 31-08-2009

di Redazione Sermig


Quali sono i "lupi" che minacciano la pace?


Il lupo più pericoloso: me stesso. Nato per spaccare il mondo, a volte mi lascio vivere, vinto dall’indifferenza.
Il lupo del denaro: mi fa credere che qualsiasi cosa, compreso me stesso, si può comprare.
Il lupo del consumismo: mi tratta come un imbuto: consumare, consumare, consumare; pensare mai.
Il lupo del potere: mi fa credere che tutto è possibile, che alla carriera posso sacrificare idee, famiglia, personalità.
Il lupo del lavoro che non c’è: ci danno tutto ciò che chiediamo, la droga, la discoteca, il sesso, senza inculcarci alcun spirito critico. Arriveremo al lavoro, se ci arriveremo, realmente sottomessi alle leggi di mercato.
Il lupo della scuola: dovrebbe essere per tutti; nell’orario scolastico nessun bambino o ragazzo dovrebbe essere occupato diversamente. In realtà la scuola è per tutti solo sulla carta e sotto il nome cultura si camuffa ogni sorta di pensiero e di ideologia.
Il lupo del tempo libero: mi fa inventare divertimenti sempre più strani che danneggiano gli altri, dai sassi di morte, alle macchine in corsa nelle notti del dopo discoteca.
Il lupo del sesso: mi riempie gli occhi di libertà ma mi svuota di amore, mi rende schiavo.
Il lupo della violenza: mi fa credere che solo con la forza si può far valere la ragione.
Il lupo della famiglia: a volte anch’essa si trasforma in un lupo, a volte troppo chiusa, a volte troppo aperta. Non sempre è il luogo dell’amore e del confronto. Quante volte sentiamo dire: ho sofferto molto, ma mio figlio non deve soffrire. Avete mai visto un albero che non sia cresciuto tra fulmini e tempeste?
Il lupo della fame: milioni di morti, giovani come me, che sono morti o moriranno di fame. Perché?
Il lupo della guerra: ci fanno credere che ci sia una guerra giusta e poi, in guerra, ci andiamo noi giovani e ci lasciamo la vita. Perché?
Il lupo più potente: è quello che ci vuole impedire l’incontro con Dio. Ci sommergono di teorie sempre nuove, di modi sicuri di amare, di certezze assolute... ma sono imbrogli, camuffamenti di Dio, nei quali Dio non c’entra.

E poi ci stupiamo di non avere ancora sconfitto la guerra?

 

 

 

Questo sito utilizza i cookies. Continuando la navigazione acconsenti al loro impiego. Clicca qui per maggiori dettagli

Ok