Il card. Scherer all’Arsenale in visita alla Sindone

Pubblicato il 14-09-2011

di Redazione Sermig

card. Odilo SchererIeri, 14 aprile, l’Arsenale della Pace ha accolto con gioia il card. Odilo Scherer, arcivescovo di San Paolo del Brasile, dove è spesso ospite dell’Arsenale della Speranza, animato dalla Fraternità del Sermig.

A cura della redazione

 
Torino, 14 aprile 2010. Sono le 7 di una luminosa mattina. Nel silenzio raccolto della Cattedrale di Torino, dedicata a San Giovanni Evangelista, l’arcivescovo di San Paolo del Brasile, card. Odilo Scherer, celebra l’eucaristia. Al suo fianco, dom Joaquim Justino Carreira, vescovo ausiliare di San Paolo. Tra i fedeli, Ernesto Olivero e la Fraternità del Sermig, che con gioia ospita per due giorni mons. Scherer all’Arsenale della Pace.
 
 L’amicizia con il cardinale dura ormai da tempo, rinsaldata dalla presenza a San Paolo dell’Arsenale della Speranza, la casa aperta dal Sermig per dare ospitalità e un’occasione di riscatto al popolo della strada. Oggi l’Arsenale della Speranza ha allargato i suoi orizzonti diventando anche punto di partenza della solidarietà per zone più povere del Brasile, oltre che casa aperta ai giovani e a tutti coloro che vogliono iniziare un cammino di volontariato e di crescita umana e spirituale.
 
 
Dopo la celebrazione eucaristica, il card. Scherer accompagnato da Ernesto Olivero viene ricevuto dall’arcivescovo di Torino, card. Severino Poletto, al quale il card. Scherer presenta l’Arsenale di San Paolo come “un’opera molto interessante, bella e significativa” a motivo della sua storia di accoglienza degli immigrati europei di inizio ‘900, oggi trasformata in accoglienza dei nuovi immigrati. 
 
 
 
L’arcivescovo di San Paolo, dopo aIl card. Odilo Scherer ed Ernesto Olivero all'Arsenale della Pacever seguito il percorso di pre-lettura della Sindone ed aver sostato a lungo davanti al Sacro Lino, visita in mattinata l’Arsenale della Pace, del quale era già stato ospite appena nominato cardinale, nel novembre del 2007. Nel pomeriggio, accompagnato da alcuni responsabili della Fraternità del Sermig, visita la vicina Piccola Casa della Divina Provvidenza, fondata dal Cottolengo. Incontri e colloqui con Ernesto Olivero e gli amici della Fraternità completano la sua giornata torinese. 
A presto, Eminenza, i nostri Arsenali saranno sempre lieti di averla con sé.
La redazione
 








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