Il Mal Sottile
Pubblicato il 31-08-2009
“[…] Il dimagrimento, lo sguardo bruciante, le guance pallide o arrossate dalla febbre possono far intuire in maniera ancor più immediata la presenza dello spirito. In quello stato lo spirito è già come separato dall’organismo. Il corpo nella sua trasparente morbidezza non ha più significato di per sé, è in tutto e per tutto espressione soltanto dell’anima che se ne distacca, indipendentemente dalla natura […]”.
A cura di Cristina Pattini
Con queste parole il filosofo Karl Rosenkranz, successore alla cattedra di Kant, nel suo trattato “Estetica del brutto” (1853) parlava degli effetti del “mal sottile”, la tubercolosi. Ma nonostante la tendenza tutta ottocentesca ad idealizzare questo male, “innocente” in quanto il contagio non dipende da un atto volontario, e “affascinante”, in quanto indebolisce e consuma i corpi con subdola lentezza conferendo all’aspetto una bellezza eterea, queste poche parole lasciano intravedere una realtà ben più cruda: la tubercolosi fu un male incurabile, letale e fu considerata erroneamente ereditaria. Nell’età dell’industrializzazione in Europa, tra la metà del Settecento e l’Ottocento, la tubercolosi ha segnato i rapporti sociali condannando al ripudio gli individui infetti, indotti a nascondere la malattia e a viverla con vergogna. |
Oggi la tubercolosi è una malattia perfettamente guaribile, tramite un trattamento che prevede la somministrazione di diversi farmaci nell’arco di 6-9 mesi e costa circa 15 euro. In molti la considerano scomparsa, poco più che un’immagine impressa nella memoria di qualche anziano, nelle pagine della letteratura medica e paramedica e nelle cronache di tutti i secoli o immortalata nell’arte (si pensi soltanto ai due esempi più noti delle protagoniste della “Bohème” e della “Traviata”). |
![]() Italia. Ex Sanatorio di Bressanone |
Molti di noi ignorano che un terzo della popolazione mondiale è infetta dal batterio della tubercolosi, anche se i più non sviluppano mai la malattia nel corso della vita; e restiamo stupiti apprendendo che ogni anno vengono individuati circa 8,8 milioni di nuovi casi e che la tubercolosi uccide ancora 4500 persone ogni giorno: l’equivalente di 4 epidemie di SARS e di 30 influenze aviarie di più recente memoria; l’equivalente di 15 schianti del Boeing e di 3 affondamenti del Titanic. Ogni giorno. |
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In generale va inoltre considerato che la rifampicina e gli altri farmaci contro la tubercolosi sono stati introdotti diversi anni fa: oggi una sfida importante è costituita dalle forme multiresistenti della tubercolosi, note tra gli specialisti come MDR_TB e XDR_TB. La sigla MDR_TB identifica ceppi di tubercolosi resistenti ai farmaci di prima linea: questo tipo di resistenza può insorgere laddove le cure non siano somministrate correttamente, per cui la malattia non viene debellata e i batteri diventano resistenti a quei medicinali. La sigla XDR_TB invece identifica ceppi di tubercolosi resistenti anche ai farmaci di seconda linea. Sono 41 i Paesi che hanno segnalato forme di XDR_TB, in particolare Paesi europei, dove c’è disponibilità di farmaci di seconda linea, a differenza di quanto accade nei Paesi del Terzo Mondo. |
Se nel Sud del mondo la diffusione del contagio è favorita dalla malnutrizione, dalla povertà, dall’inadeguatezza delle abitazioni e delle strutture sanitarie e dalla precarietà delle condizioni igieniche, nel Nord del mondo la tubercolosi sopravvive in ambienti marginalizzati: non facciamo riferimento soltanto agli immigrati, che peraltro - è stato dimostrato - nella maggior parte dei casi sviluppano la malattia in media 2 anni dopo il trasferimento dal loro Paese d’origine; ci riferiamo anche ad ambienti in cui l’abuso di sostanze stupefacenti, l’AIDS, il tabagismo e l’alcoolismo aumentano il rischio di contrarre l’infezione. Il contagio avviene per via aerea: quando tossisce o semplicemente quando parla, l’individuo infetto libera i batteri della tubercolosi, che in genere attaccano i polmoni, di cui digeriscono i tessuti, causando i tipici fenomeni di emottisi. In percentuale inferiore il batterio della tubercolosi può attaccare anche altri organi (ad esempio le ossa, le meningi). In Italia si registrano circa 4000 casi ogni anno. |
Secondo le stime dell’OMS un nuovo vaccino non sarà pronto prima del 2015. Alcune industrie farmaceutiche hanno rinvigorito gli sforzi per trovare nuove cure, benché la ricerca su questo tipo di infezioni non incontri gli interessi dell’industria per ovvie ragioni: se un solo ciclo di trattamenti è sufficiente a guarire completamente un individuo dalla tubercolosi, malattie come il diabete invece impongono ai pazienti cure che si protraggono per tutta l’esistenza. Inoltre i medicinali contro la tubercolosi, come quelli contro l’AIDS o la malaria, devono essere smerciati a prezzi accessibili anche per il Terzo Mondo, dove queste patologie sono estremamente diffuse e dove l’incidenza delle spese mediche sul reddito pro-capite è altissima: in Tanzania il costo dei trattamenti anti-tubercolosi può intaccare fino all’80% del patrimonio di una famiglia. |
![]() Annalena Tonelli in un ospedale in Somalia |
L’insieme dei provvedimenti, che l’OMS intende attuare su scala mondiale e che ha portato già notevoli risultati, è noto come “strategia DOTS”: gli obiettivi principali da raggiungere nei tempi più brevi possibili sono il coinvolgimento sempre maggiore degli organi governativi nella lotta contro la TBC; l’assistenza completa ai pazienti, sin dalla diagnosi tramite esame dell’escreato dei soggetti infetti e lungo tutto l’evolvere dell’infezione; l’approvvigionamento regolare dei farmaci; la registrazione puntuale dei casi (per i Paesi africani persino i registri anagrafici sono gravemente lacunosi). |
a cura di Cristina Pattini
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In conclusione, rimandiamo ai seguenti siti internet chiunque volesse approfondire queste problematiche e chiunque volesse dare il proprio sostegno alle attività delle associazioni che se ne occupano:
Vedi il video della conferenza sul sito di BergamoScienza 2007 |