Il Sermig da Napolitano

Pubblicato il 13-10-2011

di Redazione Sermig


Per i 25 anni di vita dell’Arsenale della Pace, una rappresentanza del Sermig verrà ricevuta domani mattina, venerdì 12 settembre, in Quirinale dal Presidente della Repubblica Giorgio Napolitano.
La richiesta ufficiale è stata presentata dal Sindaco di Torino Sergio Chiamparino, che accompagnerà la delegazione, con la lettera che pubblichiamo.
Nella sua storia il Sermig aveva già incontrato gli altri presidenti: Sandro Pertini, Oscar Scalfaro, Francesco Cossiga e Carlo Azeglio Ciampi.

a cura della redazione

 

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Prot. n. 4753                                                                                                           3 luglio 2008 

    Caro Presidente,

    il prossimo 2 agosto ricorrerà il 25° anniversario della fondazione dell’Arsenale della Pace, l’istituto nato a Torino per opera di Ernesto Olivero che, presente in 137 nazioni del mondo, nel suo quarto di secolo di attività ha condotto più di 70 missioni di pace nei cinque continenti, in paesi spesso sconvolti dalla guerra, dalla fame e dalle malattie.

    L’Arsenale annovera ovunque amici e sostenitori e conta su oltre cinquemila volontari che, ogni giorno, si adoperano per alleviare le sofferenze dei più umili, a prescindere dall’etnia, dalla religione o dal credo politico, prestando cure sanitarie, distribuendo gratuitamente migliaia di pasti e offrendo ospitalità a centinaia di migliaia di persone, a Torino e in ogni parte del mondo.

    Ernesto Olivero, con la sua instancabile energia e con l’ineguagliabile entusiasmo che ha saputo infondere nei tanti giovani e meno giovani che l’hanno seguito in questa straordinaria avventura, ha trasformato - come ama ripetere - quello che è stato dal ‘700 fino a dopo la seconda guerra mondiale l’Arsenale militare, in “un arsenale di guerra che costruisce strumenti pace” e ha dato vita ad una istituzione ormai divenuta patrimonio inestimabile e motivo di orgoglio per la Città di Torino.

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    Il bilancio che, dopo questi primi venticinque anni di attività, l’Arsenale della Pace può esibire contiene numeri eccezionalmente significativi: tre “arsenali” a Torino, in Brasile e in Giordania; diciotto milioni di ore di volontariato; duemila e seicento progetti di collaborazione allo sviluppo in ottantanove paesi; più di cinquemila tonnellate di aiuti alimentari distribuiti; oltre duecentomila visite mediche effettuate da novanta volontari tra medici, farmacisti e infermieri; dieci milioni di ore dedicate agli incontri culturali, di preghiera e di formazione; oltre sette milioni di offerte in denaro o in materiali raccolte, per un valore economico complessivo di circa 525 milioni di euro; tremila posti di lavoro creati.

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    Affinché il 25° anniversario di questo benemerita istituzione del dialogo, della solidarietà e della carità fraterna possa essere celebrato con il rilievo, anche nazionale, che merita, mi permetto di chiederLe, Signor Presidente, di voler concedere ad un gruppo di giovani dell’Arsenale della Pace, accompagnati da Ernesto Olivero e dal sottoscritto, il privilegio di essere ricevuti al palazzo del Quirinale in tale occasione.

    Questo incontro, che auspico vivamente possa avvenire, sarebbe peraltro un’occasione per ricordare un grande amico dell’Arsenale della Pace: il Suo illustre e compianto predecessore Sandro Pertini. All’indomani della sua visita all’appena inaugurato Arsenale, l’allora Capo dello Stato indirizzò infatti al suo fondatore parole di affetto e di stima nei confronti dei giovani che vi aveva incontrato e nei cui “volti sereni e gioiosi” – scrisse - ravvisò le ragioni per nutrire ulteriore fiducia “nella gioventù italiana e nella sua capacità di lottare per la pace, per la libertà e per i più alti ideali umani”.

    Grato per l’attenzione che vorrà riservare a questa richiesta, e ringraziandoLa sinceramente per la considerazione e l’amicizia che sempre dimostra nei confronti della nostra Città, La prego di voler gradire, Signor Presidente, unitamente agli auguri di buon lavoro, l’espressione della mia massima stima e i miei più deferenti saluti.

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On. Giorgio Napolitano
Presidente della Repubblica
Palazzo del Quirinale
00187 Roma


 

 

 

 

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