Il tempo delle cose belle e semplici

Pubblicato il 31-08-2009

di Redazione Sermig


Il tempo può essere tempo di vita o di morte, tempo di crescita o tempo di niente…

di Ernesto Olivero


Il tempo può essere tempo di vita o di morte, tempo di crescita o tempo di niente, tempo di vacanza o tempo di riposo. A me piacerebbe che trattassimo il tempo come un bene prezioso da non perdere, da non sprecare, da non usare male.

L’uomo, che sia saggio o non saggio, non manda mai il respiro in vacanza, continua a vedere sempre quando è sveglio, continua a sentire sempre anche quando non è sveglio. Per questa ragione vorrei che il tempo che abbiamo davanti non fosse mai sprecato, una volta passato non torna più indietro.

Quando il tempo incrocia il riposo non è mai perso. Riposo per poi studiare meglio, per avere più energie, per incontrare persone sagge o per mettermi a disposizione degli altri se per caso sono qualcuno che qualche cosa sa, senza pensare di essere chissà chi. Quanto il tempo in cui ognuno di noi ha “fatto il cretino”, in cui ha vissuto solo per far passare il tempo. Se la nostalgia del tempo perso bussa alla mia vita, il tempo non lo voglio più perdere.

Il tempo della vacanza dovrebbe essere il tempo in cui faccio le cose che non posso fare quando studio o lavoro. È l’investimento maggiore per conoscere o crescere.

Ognuno, nei tempi in cui è impegnatissimo, dovrebbe avere un diario su cui annotare le cose che desidera fare quando avrà del tempo libero: vedere il tal film, sentire il tal cantante o la tal sinfonia, leggere un libro, visitare la tal mostra, frequentare gli amici, andare nel tal monastero per confondersi con il silenzio.

Questa sembra una riflessione per i vecchi. Invece è per i ragazzi!
Oggi i giovani devono riscoprire le cose belle e semplici. Fare ginnastica non è fare culturismo. Due spalle grandi come armadi a cosa servono? Due spalle alimentate ogni giorno da un po’ di ginnastica portano il peso del tempo, il peso dei problemi, sostengono la vita.

Vedi anche:
Debitori di Dio: “Se l'uomo ruba il tempo a Dio, lo deve restituire”.

 

 

 

 

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