La famiglia nel cuore di Don Benzi

L’appuntamento per gli ultimi ritocchi era fissato proprio per il 2 novembre scorso. La redazione nell’ultimo anno si era presa la briga di raccogliere tutto quello che “il don” aveva detto e scritto sulla famiglia, l’aveva ridiscusso con lui, aveva conciliato la sua carica dirompente con il bisogno di sistematicità espositiva che richiedono gli esigenti lettori di oggi.
Un viaggio alle radici dell’essere famiglia, alla sua duplice vocazione di essere fermamente ancorata alla terra, al vissuto quotidiano, e allo stesso tempo vivere di valori, di trascendenza, di speranza nel futuro.

Il cuore di pastore di don Benzi, per decenni a fianco delle famiglie, traspare da ogni pagina. In un tempo in cui di famiglia parlano in molti ma ci credono in pochi, con questo libro don Benzi lascia in eredità una grande speranza cristiana: Dio ha un progetto su ogni famiglia, uomo e donna sono stati creati per essere due originalità in comunione, per una vocazione specifica nella storia della salvezza.
È questa la grande originalità che si respira “Nel cuore della famiglia”. Appunti, spunti, analisi, incursioni nella psicologia e profonde intuizioni teologiche. Il tutto con la carica dirompente dell’“infaticabile apostolo della carità”, come lo ha definito Papa Benedetto XVI in occasione della sua scomparsa.

Tra queste pagine molte riflessioni ma anche numerose lettere che don Benzi riceveva e alle quali con passione rispondeva rubando riposo alle ore notturne, alcune più didascaliche (Come educare i figli alla gratuità?), altre decisamente più forti (Io, cornutissima moglie dico “no” alle prostitute).
Famiglia del Mulino Bianco in chiave cattolica allora? No, tutt’altro. Non c’è paura a toccare i temi spinosi di oggi: il divorzio, il tradimento, la fatica di perdonare, i piccoli e grandi grattacapi che i figli procurano. Ma anche i nonni, come problema da affrontare ma soprattutto come risorsa, i figli con handicap, la necessità di investire sulle relazioni.

Risposte, incoraggiamenti, prese di posizione chiare e decise. E qui c’è il don Benzi più diretto, che non si adagia ad essere diplomatico e politicamente corretto.
Un don Benzi che nel libro si presenta così come l’abbiamo conosciuto: mai scontato, senza mezzi termini quando si tratta di dichiarare e dimostrare le proprie idee, senza paura anche quando queste idee sono scomode e impopolari.
I rapporti prematrimoniali? Sono la tomba dell’amore. Il matrimonio tra omosessuali? Non è possibile, è una forzatura. E poi, ancora, una famiglia sempre più aperta all’accoglienza tanto della vita che nasce quanto dell’anziano, tanto dei figli propri quanto dei figli senza famiglia, dei forti e dei deboli.

Un don Oreste vissuto sempre in mezzo alle famiglie, quando soffrivano per dare una parola di conforto, una indicazione, un incoraggiamento; quando il loro cuore sovrabbondava d’amore a suggerire modalità profetiche per vivere con una gioiosa profondità lo spirito del vangelo declinato tra le mura domestiche, come sono testimonianza le case-famiglia che continuano e danno compimento alla sua opera.
Una Comunità viva e presente nelle diocesi di tutta Italia, a fianco degli emarginati, dimostrando la serietà della scelta ma anche la passione dell’essere famiglia. Come diceva lui: non facchini ma innamorati.

Ed ecco allora che tra le pagine più belle c’è l’amore tenero ed esclusivo, la progettualità, ma anche la passione. Un amore mai tiepido, talvolta fragile ma speranzoso.
Amore, accoglienza, dono, perdono: non sono in questo libro parole scontate, ma vivono della risonanza con la quale questo splendido sacerdote continua a parlarci e a dire alla famiglia: «Canta e cammina!».

Vedi anche:
Don Benzi, innamorato di Cristo

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