Le parole di Ernesto Olivero all’inaugurazione
Pubblicato il 15-08-2012
![]() Ho un profondo legame con la Giordania, con re Hussein che ho incontrato e mi ha incoraggiato, con re Abdallah II e la regina Rania. Anche loro ci hanno incoraggiato. Vorrei che questo giorno in tutte le città del mondo potesse essere un giorno normale in cui musulmani e cristiani si vogliono bene e aiutano i figli più prediletti, i figli che sono diversamente abili da noi, ma pienamente figli e figlie di Dio come ognuno di noi. Vorremmo che in tutte le città del mondo i figli più in difficoltà fossero i più amati e il mondo si organizzasse a partire da questi figli più deboli. La civiltà esiste solo se questo mondo ama i bambini e le bambine più in difficoltà. ![]() Il Sermig è nato nel 1964 con un grande sogno: sconfiggere la fame nel mondo. La più grande vergogna di oggi è la fame nel mondo. Ogni giorno muoiono 30.000 persone di fame e noi lottiamo perché questo non avvenga più. Oggi è una grande festa per noi perché inauguriamo l’Arsenale dell’Incontro. L’Arsenale dell’Incontro ha una chiave di grande profezia, un grande sogno. L’abbiamo chiamato così perché desideriamo che musulmani e cristiani si incontrino per fare pace in eterno e abbiamo deciso che questo patto tra noi cristiani e musulmani siano i bambini diversamente abili. ![]() Dedicando questa casa a “Maria Teresa Canavese” il nostro patto d’amore con Dio e con voi oggi ha un nuovo inizio che vorremmo ci portasse all’eternità per sempre. Grazie, grazie di cuore, vi vogliamo bene, vi vogliamo bene. |
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