LETTERA AI GIOVANI

Pubblicato il 15-10-2011

di Redazione Sermig


LETTERA AI GIOVANI

Oggi il mondo in cui viviamo può essere per tutti una casa accogliente, una terra amica dove nessuno si senta straniero. Solo se impariamo a dialogare, la pace potrà abitare in mezzo a noi. Non c’è mai stata pace sulla Terra: perché non può esserci oggi?

Quante persone devono ancora morire prima che la pace diventi realtà? Da oggi noi possiamo lottare contro la fame nel mondo, dare subito una speranza a chi muore di fame, a chi è in carcere, ai bambini di strada, alle donne costrette alla prostituzione, a chi è senza casa, a chi nella sua terra non è libero di professare la propria fede, agli emigranti e ai profughi che cercano sicurezza di vita.

Oggi ci sono le potenzialità per risolvere queste ingiustizie. Noi che abbiamo inventato i missili intelligenti, noi che siamo arrivati sulla luna dobbiamo convertire queste potenzialità a servizio dell’uomo.

Giovane, c’è bisogno di te. Studia, diventa economista e pensa ad un’economia solidale che non abbia in mente solo il profitto.
L’economia di oggi affama, non è a servizio dell’uomo, non crea lavoro per tutti, non permette cure accessibili a tutti. Quest’economia fa morire di fame e di sete.

C’è bisogno di te, che diventi scienziato capace di usare tecnologie a servizio del bene comune.

C’è bisogno di te, entra in politica e fa che con il tuo apporto la rissa continua possa avere uno stop. Oggi in politica troppe volte non c’è ricerca del bene comune e l’altro rimane avversario. Tu fallo diventare anche tuo maestro. Tu diventa maestro per gli altri.
Tu, giovane, entra nel partito che vuoi, ma porta la tua eticità, porta i tuoi sogni di bene e di giustizia per tutti. Se un giorno diventerai qualcuno, continua ad essere una persona semplice e normale, un pezzo di pane che tutti possano mangiare.

C’è bisogno di giovani che facciano cambiare idee e comportamenti a chi ci ha consegnato questo mondo indecente dove ancora oggi si è costretti a scappare per le proprie idee politiche e religiose. Libertà, giustizia e pace hanno bisogno del tuo volto, delle tue mani, della tua intelligenza, del tuo cuore per poter vivere. C’è bisogno di giovani che non si rassegnino neppure ad una sola morte per fame, per suicidio, per droga.

C’è bisogno di giovani, donne e uomini che si impegnino in prima persona nella promozione dei diritti umani universali, che sappiano vivere il perdono, la solidarietà, la bontà che disarma le ingiustizie, l’indifferenza e l’egoismo.

C’è bisogno di giovani che facciano venire la voglia di ritornare a Dio. Il Dio creatore che ama tutte le sue creature.
Caro amico, tu puoi essere quella novità che aspettiamo e di cui abbiamo nostalgia. Tu puoi essere determinante perché la nostra Italia diventi una terra amica, una nazione di pace, dove il diritto è il nostro esercito, la nostra sicurezza, dove il bene e la giustizia sono il nostro pane quotidiano.

Cari amici, noi siamo la risposta alle guerre, al terrorismo, al fanatismo, alle tragedie del nostro tempo. Ognuno di noi conta, ma non perché consuma. Conta perché è un investimento di Dio e può cambiare la storia. Dobbiamo smettere di pensare che cambiare è impossibile.
Il mondo d‘oggi è affidato a noi, è affidato alla nostra intelligenza, al nostro cuore. Il mondo di domani sarà come oggi sapremo costruirlo.

La pace vincerà se dialoghiamo. Il dialogo è la speranza della pace, è la chiave della pace.

Ernesto Olivero
da Nuovo Progetto ottobre 2004


Asti, 3 ottobre 2004
2° Appuntamento Mondiale Giovani della Pace

 

Questo sito utilizza i cookies. Continuando la navigazione acconsenti al loro impiego. Clicca qui per maggiori dettagli

Ok