Madre Teresa e il Sermig

Pubblicato il 06-07-2011

di Redazione Sermig

“Sono albanese di sangue, indiana di cittadinanza. Per quel che attiene alla mia fede, sono una suora cattolica. Secondo la mia vocazione, appartengo al mondo. Ma per quanto riguarda il mio cuore, appartengo interamente al Cuore di Gesù”.

Oggi ricorre il primo anniversario della beatificazione di Madre Teresa…
 Le sue lettere e gli incontri che abbiamo avuto con lei rimarranno uno dei beni più preziosi per la nostra Fraternità. Sin dalla prima volta che l’abbiamo incontrata, abbiamo capito che avrebbe fatto cose apparentemente impossibili ad un essere umano, perché era consumata dal desiderio di “fare qualcosa di bello per Dio”, come diceva lei.
Il centro del suo pensiero era Gesù, vedeva tutto e tutti in Lui, e per i poveri nei quali il Cristo è specialmente presente, ha smosso le montagne.
Ci disse: “Non ho bisogno del vostro denaro superfluo; io desidero che condividiate il vostro sacrificio e le vostre preghiere, che diate le vostre mani per servire l’umanità che geme, che diate il vostro cuore per amare, che teniate puri i vostri cuori per poter vedere i poveri”.

In un’intervista del ’76, alla nostra domanda:
“Noi cristiani, religiosi e laici, che abbiamo Gesù dentro, dovremmo sempre avere tanta gioia, che invece non sempre c’é. Cosa dovremmo fare per avere la gioia in continuazione?” Rispose: “Dobbiamo scegliere di essere poveri e raggiungere la libertà: questa è la causa della nostra gioia”.
Gioia che lei trovava nella preghiera costante. Ecco alcuni stralci di una sua lettera:
“Caro Ernesto e tutta la famiglia di Dio,
la famiglia che prega insieme rimane unita ogniqualvolta fa della sua casa un’altra Nazareth dove Gesù può venire e restare per un po’.
Voi potete crescere e portare molto frutto, e il vostro frutto resterà”
.
Gioia nella comunione con gli altri, capiti ed amati chiunque fossero, ricchi e miserabili, giovani e moribondi, proprio perché tutti figli di Dio. Dalla stessa lettera:
“Costruite le vostre vite sul Pane della vita, Gesù, perché solo allora sarete capaci di portare Gesù agli altri, come fece Maria: non appena diventò la Madre di Gesù subito donò Gesù a Giovanni e alla sua famiglia. Voi pure quando siete riuniti insieme fate di Gesù il centro delle vostre vite. Perché Egli è la Via al Padre, Egli è la Verità da raccontare, Egli è la Luce che illumina, Egli é la Vita da vivere, Egli è l’Amore da amare, Egli è il Pane vivente da mangiare".

Gioia che è diventata la nostra quando abbiamo saputo della sua beatificazione, avvenuta il 19 ottobre dello scorso anno, lei che ci aveva assicurato: “Io pregherò per voi perché possiate crescere in santità e diventare fonte di gioia per il Sacro Cuore di Gesù e dei veri figli di Maria. Dio vi benedica”.

Gioia del grazie.
Grazie, Madre Teresa.

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