NORD UGANDA: Appello a D'Alema

Pubblicato il 31-08-2009

di Redazione Sermig

Pubblichiamo la lettera-appello sottoscritta da una cinquantina di organizzazioni italiane ed inviata al Ministro e Vice Ministro degli Affari Esteri, per chiedere il sostegno dell’Italia al processo di pace nel Nord Uganda. La lettera è stata spedita quando si pensava che le trattative di pace sarebbero riprese il 15 gennaio scorso a Juba (Sudan). Successivamente la formazione ribelle del Lord Resistance Army, in una conferenza stampa, ha comunicato invece di aver proposto al governo ugandese la continuazione a Nairobi (Kenya). Ha altresì ringraziato per l’assistenza “Africa Peace Point”, l’associazione di Kizito Sesana affiliata di Koinonia.

A cura del Forum “Pace Nord Uganda”
All’ On. Massimo D’Alema
Ministro degli Affari Esteri

All’On. Patrizia Sentinelli
Viceministro degli Affari Esteri,
con delega alla Cooperazione allo sviluppo e relazioni con i Paesi dell'Africa sub-sahariana

 Massimo D'Alema


Illustrissimo Signor Ministro,
con questa lettera intendiamo sollecitare l’interessamento del Ministero degli Esteri e del Governo italiano, a sostegno del processo di pace nel nord Uganda.
Da vent'anni, le popolazioni di questa regione sono vittime del conflitto tra l’esercito governativo e i ribelli dell'LRA (Lord's Resistance Army), responsabili, specialmente questi ultimi, di orribili violenze, omicidi, saccheggi, sequestri di minori ridotti in schiavitù, violazioni di diritti umani.

Chi di noi è stato in quei territori ha potuto toccare con mano la gravità della situazione e il progressivo peggioramento delle condizioni di vita, specialmente nei campi profughi, dove un milione e mezzo di persone sopravvivono in condizioni disumane.
I ripetuti appelli alla pace e al rispetto dei diritti umani purtroppo non hanno ottenuto esiti soddisfacenti, come ha riconosciuto anche il vicesegretario dell’Onu, Jan Egeland, dopo una visita nella zona nel 2003: “Noi, come Nazioni Unite, abbiamo fatto troppo poco. I 'donors' internazionali hanno fatto troppo poco. Il governo ugandese ha fatto troppo poco”.

Chiediamo che l’Italia, già presente con religiosi e laici impegnati in missioni e progetti di cooperazione internazionale, ora si attivi con un’azione politica di pace. Dal 14 luglio sono in corso, a Juba (Sudan), i colloqui tra i rappresentanti delle due parti in conflitto: sono trattative che procedono a rilento, ma che finora sono servite a sospendere gli scontri armati.

Per raggiungere un’intesa globale tra Governo ugandese e LRA, che metta definitivamente fine alla guerra e consenta la ricostruzione dei villaggi, il ritorno dei profughi in condizioni di sicurezza e la ripresa della vita, del lavoro nei campi e dell’attività scolastica, non ci sembra sufficiente la preziosa mediazione finora offerta dal Governo del Sud Sudan e dalla Comunità di S. Egidio. Per offrire alle parti in causa maggiori garanzie e perché siano accolte le istanze delle popolazioni vittime della guerra, è necessaria la presenza attiva dell’ONU, dell’Unione Europea e delle nazioni amiche dell’Uganda e dei suoi abitanti.

Perciò chiediamo che:
1) L’Italia si offra subito come mediatrice di pace, nei colloqui di Juba.
2) Qualora non fosse possibile una sua diretta partecipazione alle trattative, il governo italiano le sostenga con incentivi politici ed economici.
3) L’Italia presenti nelle sedi internazionali, principalmente nell’Unione Europea, il problema del conflitto del Nord Uganda e le violazioni dei diritti delle popolazioni Acholi, Lango e Teso. Quindi come prossimo membro del Consiglio di sicurezza dell’Onu, cerchi di far inserire al più presto nel suo ordine del giorno la drammatica situazione ugandese.
4) L’Italia risponda ai bisogni di centinaia di migliaia di persone, che soffrono nei campi profughi e che presto avranno bisogno di tutto per riprendere la vita nei propri villaggi.

Certi che vorrà considerare la nostra richiesta, Le porgiamo cordiali saluti.

Firmatari:

Beati i costruttori di pace, Caritas Italiana, Centro Studi Donati (Bologna), Cipax (Centro interconfessionale per la pace), Cipsi (Coordinamento di iniziative popolari di solidarietà internazionale), CISV, Comunità internazionale di Capodarco, Coordinamento La Gabbanella, Economia Alternativa, Good Samaritan, Insieme si può..., MIR, Movimento Nonviolento, Pax Christi Italia, Rete Radiè Resch, Associazione Amici di Angal, Associazione Bhalobasa, Associazione Fonte di Speranza, Associazione per i popoli minacciati, Commissione Giustizia e Pace della CIMI (Conferenza degli Istituti Missionari in Italia), Missionarie Comboniane, Missionari Comboniani, Missionari Saveriani, Padri Bianchi, Padri Camilliani, PIME, Societa' Salesiana di San Giovanni Bosco, Istituto Figlie di Maria Ausiliatrice, Suore Scolastiche di Nostra Signora, Istituto delle Religiose del Sacro Cuore di Maria, Rogazionisti del Cuore di Gesu', Suore di Nostra Signora degli apostoli, Figlie di Carità della SS. Annunziata, Società del Sacro Cuore, Suore Missionarie della Società di Maria, Religious of Jesus and Mary, Franciscan missionary of Mary, Franciscan missionary of Mary, Misioneras de la Inmaculada Concepción de la B.V.M., Filles de Marie Immaculée d'Agen, Religiosas de María Inmaculada Misioneras Claretianas, Carmelitas misioneras, Religiosas misioneras de Santo Domingo, Congregacion del Imaculado Corazon di Maria, Carmelitas Misioneras Teresianas, Nuestra Señora de la Caridad del Buen Pastor, Compañía de Santa Teresa de Jesús, Hermanas Franciscanas de la Enseñanza, Hermanas Carmelitas de la caridad – Vedruna, Sisters of Notre Dame de Namur, Claretian missionaries, Congregation of sisters of the missions, Sisters of the Presentation of Mary.

Le riviste:
Africa-Rivista dei Padri Bianchi, Azione nonviolenta, Left Avvenimenti,
Mensile Nuovo Progetto Sermig, Missione oggi, Nigrizia, Raggio, Volontari per lo sviluppo

Tra le singole persone:
Mons. Cesare Mazzolari (Vescovo di Rumbek- Sudan), Mons. Luigi Bettazzi (Vescovo Emerito di Ivrea), Padre Alex Zanotelli, Don Albino Bizzotto, Enrico Peyretti

Ivrea, 20 dicembre 2006 Il referente del coordinamento
Pierangelo Monti


Al termine dell’estate 2006, alcuni esponenti di associazioni e di istituti missionari hanno lanciato la proposta di un Forum chiamato “Pace Nord Uganda”, con un sito www.pacenorduganda.org e un logo. È possibile sostenere questa iniziativa in vari modi: con articoli, informazioni, comunicazioni di iniziative, organizzando incontri, ...

Presentazione del Forum

Vedi anche la lettera dell’1 giugno 2006 al presidente ugandese Yoweri Museveni:
UGANDA: Caro Presidente

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