PRIMA CHE SIA TROPPO TARDI
Pubblicato il 31-08-2009
Promossa da Caritas italiana e Focsiv, in preparazione del G8 che si terrà ai primi di giugno a Heiligendamm in Germania, la Campagna vuol richiamare i governi degli otto grandi Paesi industrializzati al rispetto dei Millennium Goals.
![]() |
In vista del G8 che si terrà in Germania dal 6 all’8 giugno, una delegazione - formata da 11 cardinali e vescovi di diverse parti del mondo e dai presidenti di importanti Organizzazioni Non Governative - si è recata a Londra, Berlino e Roma (dal 30 aprile al 4 maggio) per chiedere ai capi di governo Blair, Merkel e Prodi il rispetto degli impegni internazionali assunti nei confronti dei Paesi poveri. Al termine la delegazione, presieduta dal card. Maradiaga di Tegucicalpa (Honduras), rappresentante vaticano presso la Banca Mondiale e il Fondo Monetario Internazionale, è stata ricevuta dal Papa. |
La Dichiarazione presentata ai capi dei Paesi ricchi contiene un severo monito, per l’ingiusta distribuzione dei beni della terra e per il ritardo nel mantenimento degli impegni presi negli scorsi vertici internazionali, nella lotta alla miseria e alla fame che attanaglia oltre 800 milioni di persone. 1. Sradicare la povertà estrema e la fame |
![]() | Ora che è trascorso metà del tempo previsto, i membri della delegazione dichiarano di essere “sconcertati dalla mancanza di progressi da parte dei Governi del G8 per il mantenimento degli impegni fissati” e, ricordando le parole del Papa Giovanni Paolo II, ammoniscono: “Il mancato adempimento degli impegni con le nazioni in via di sviluppo costituisce una seria questione morale e mette ancora più in luce l'ingiustizia delle disuguaglianze esistenti nel mondo... Vediamo che in alcune parti del mondo bambini muoiono per malnutrizione e per mancanza di una basilare assistenza sanitaria. |
Vediamo famiglie lacerate perché madri e padri devono lasciare la loro casa ed il loro Paese nella disperata ricerca di un miglioramento per i loro cari. Vediamo i piccoli agricoltori e pescatori che col passare dei secoli guardano impotenti le loro terre che si erodono, le loro foreste disboscate, i loro bacini inquinati o riempiti con allevamenti industriali. Vediamo la crescita di quartieri poverissimi nelle grandi metropoli dove cresce disperazione, violenza e inquietudine. Vediamo intere comunità costrette a lasciare le loro terre a causa dello sfruttamento economico. Vediamo in altre regioni una crescita economica che va oltre le aspettative ed ingenti profitti per le multinazionali... Vediamo insieme opulenza e ricchezza materiale e povertà estrema. L’appello contiene tre richieste precise ai G8: Il Presidente Prodi nell’incontro con la delegazione, riconoscendo la necessità di invertire la tendenza del ruolo internazionale dell’Italia nella lotta alla povertà e all’ingiustizia, ha promesso: “Sarà nostro compito primario raggiungere la quota dello 0,7% del PIL per gli aiuti allo sviluppo”; infatti l’Italia è ancora ferma allo 0,2% ed è insolvente verso il Fondo Globale per la Lotta all’Aids, Tbc e malaria. Papa Paolo VI 40 anni fa scrisse: “Quando tanti popoli hanno fame, quando tante famiglie soffrono la miseria, quando tanti uomini vivono immersi nell’ignoranza, quando restano da costruire tante scuole, tanti ospedali, tante abitazioni degne di questo nome, ogni sperpero pubblico o privato, ogni spesa fatta per ostentazione nazionale o personale, ogni estenuante corsa agli armamenti diviene uno scandalo intollerabile. Noi abbiamo il dovere di denunciarlo. Vogliano i responsabili ascoltarci prima che sia troppo tardi” (Populorum Progressio, 53). "A 40 anni dall'appello della Populorum Progressio - ha dichiarato Sergio Marelli - è responsabilità di tutti i cristiani ripartire da quell'appello, purtroppo ad oggi ancora disatteso, per cambiare noi stessi e fare del nostro cambiamento lo strumento di pressione sulla politica, che ancora manifesta sordità e miopia non riconoscendo come urgente la lotta contro la povertà nel mondo. È necessaria un'assunzione di responsabilità da parte del nostro Governo e dei leader dei paesi del G8 per attuare politiche concrete e coerenti con gli Obiettivi di Sviluppo del Millennio". Nonostante l’iniziativa e le istanze presentate fossero di alto profilo e rientrassero nella Campagna "Prima che sia troppo tardi", promossa da 16 associazioni italiane (Azione Cattolica, Pax Christi, Acli, Cisl, Coldiretti, Uciim, Coldiretti, ecc.) in occasione del 40° anniversario dell’Enciclica di Paolo VI “Populorum progressio”, i mezzi d’informazione italiani, cattolici e non, hanno dato all’avvenimento poco risalto o l’hanno del tutto ignorato. |
Pierangelo Monti |
Info: www.primachesiatroppotardi.it |
* Mons. Arrigo Miglio e Sergio Marelli parleranno a un incontro dal titolo “Prima che sia troppo tardi”, all’Oratorio s. Giuseppe di Ivrea (TO), venerdì 1 giugno alle ore 21, incontro nel quale interverrà anche don Fabio Corazzina, Coordinatore nazionale di Pax Christi, sull’Enciclica “Populorum progressio” e la presidente del CISV Piera Gioda, che spiegherà la Campagna "Prima che sia troppo tardi”. |