Sermig: una breve storia

Pubblicato il 31-08-2009

di Redazione Sermig


È il 1964. È tempo di grandi fermenti, di voglia di cambiare il mondo, di ideali, di sogni. Un gruppo di ragazzi e ragazze si radunano attorno ad Ernesto Olivero, cercano un nome che li identifichi e decidono di chiamarsi “Servizio Missionario Giovani”.

 

Inizia così un’avventura che ha come obiettivo la realizzazione di un grande sogno: debellare la fame nel mondo.
Forze reali e grandi sogni da realizzare: una sproporzione enorme! La voglia di credere nei sogni e l’impegno perché si possano realizzare sarà una costante per il Sermig.
La strada è stata lunga. Nel contatto con i problemi del Terzo Mondo abbiamo imparato il valore della pace, della giustizia, della solidarietà con tutti i miseri.
Questo ci fa cambiare il modo di vedere e fare le cose. L’impegno diventa così più coinvolgente e di frontiera: attraverso la “restituzione” di tempo libero, professionalità, denaro e beni materiali, il nostro cammino diventa cammino di vita e di conversione. Una vera rivoluzione culturale che ci porta a trasformare il Sermig da gruppo che “fa”, a fraternità che “è”.
Il 2 agosto 1983 ci viene consegnato un primo edificio dell’ex Arsenale militare di Torino, antica fabbrica d’armi, con una superficie di 45.000 mq, dove più di cinquemila operai lavoravano nel periodo di maggior produzione.
Era un rudere, è diventato una profezia: tecnici, artigiani, impresari, migliaia di volontari hanno offerto gratuitamente professionalità, lavoro e tempo per trasformare l’ex fabbrica di armi in "Arsenale della pace".
In questa casa ha inizio una trasformazione che porterà alla nascita di una fraternità di laici. Alcuni di noi hanno famiglia, altri sono monaci, ma tutti diamo la nostra adesione totale al Vangelo, tentando di viverne la radicalità con uno stile essenziale, come contemplativi nella città.
Nell’incontro con la gente scopriamo di poter risvegliare la speranza nel cuore degli uomini e i giovani diventano i primi destinatari dei nostri “sogni”.
Cerchiamo di vivere la spiritualità della Presenza di Dio nel servizio quotidiano ai poveri, dai carcerati agli stranieri, accogliamo gruppi di giovani e persone in difficoltà, offriamo risposte educative e formative, promuoviamo progetti di sviluppo e organizziamo spedizioni umanitarie ed aiuti verso Paesi in guerra o colpiti da calamità.
Oggi l’Arsenale della pace è un monastero metropolitano dove l’uomo moderno può trovare silenzio, una cultura della vita e della pace, occasioni di dialogo, di confronto e di ascolto, possibilità di servizio e volontariato.
Attorno alla fraternità continua a crescere una fitta rete di amici che collabora, aiuta economicamente, sostiene spiritualmente, partecipa alle iniziative proposte. Tempo, denaro, capacità manuali e intellettuali diventano risorse da non tenere per sé, ma da utilizzare per rendere il mondo più bello, più giusto, più vivibile. Ognuno infatti ha qualche cosa di sé che può donare agli altri.
Il risultato? Milioni di persone aiutano milioni di persone.
Dal 1996 la fraternità del Sermig è presente anche in Brasile, a San Paolo, nella struttura che, a inizio secolo, era destinata alla quarantena degli immigrati appena giunti dall’Europa. Oggi quella che era chiamata la “Casa del dolore” è diventata “Arsenale della speranza”.
Il “sogno” dei primi anni si è tradotto in un impegno costante di tutto il Sermig per promuovere la convivenza tra i popoli, la pace come scelta di ogni singola persona, di ogni popolo e nazione.
Alla fine del 1997 questo impegno è stato suggellato dal gemellaggio di fraternità di intenti con il Sacro Convento di San Francesco in Assisi. “Gemelli di Francesco” ci dirà il Papa, sottolineando la responsabilità di fare nostra l’eredità spirituale di Francesco.
L’amore vero sogna e ha un futuro. Il sogno del Sermig è cambiare il mondo con giovani che non hanno paura di dire sì ad un ideale, diventando indomabili costruttori di pace e di speranza. Con loro vogliamo sognare il futuro e continuare a realizzare sogni, perché abbiamo sperimentato che l’impossibile diventa possibile quando ragazze e ragazzi si lasciano abitare da Dio.

Sermig

 

 

 

 

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