Sulla via della croce…

Pubblicato il 31-08-2009

di Redazione Sermig


… Simone di Cirene aiuta Gesù a portare la croce. Dio ha bisogno di persone umili, che sappiano piegare la schiena per aiutare chi soffre a portare la croce.

di Ernesto Olivero

Mentre lo conducevano via,
presero un certo Simone di Cirene
che veniva dalla campagna
e gli misero addosso la croce
da portare dietro a Gesù
Lc 23,26

Sulla strada da Gerusalemme a Gerico un uomo di Samaria si trova a soccorrere un ferito sul ciglio della strada. Altri gli erano passati vicini e non si erano fermati. Eppure avrebbero dovuto, ma il malcapitato era fuori da ogni canone… Per vederlo, fermarsi, scendere da cavallo, caricarselo sulle spalle ci voleva un umile, un cuore capace di commuoversi anche “fuori orario”. Così quell’uomo si prende sulle spalle il ferito e se ne fa carico.

Così succede anche sulla via del Calvario. Gesù è stremato e la sua sofferenza costringe i soldati a prendere un uomo che viene dalla campagna, che è lì per farsi gli affari suoi, e mettergli addosso la croce da portare dietro a Gesù. Simone non ha scelta, non può rifiutare di prendere sulle spalle il peso della Croce di Cristo e si trova a far compagnia a Gesù che gli cammina davanti pronto a morire per amore.

Anche oggi è così! Ci sono uomini e donne di cui nessuno conosce il nome come l’uomo di Samaria, di cui nessuno sa, che sono umili e poveri di cuore, che continuano ad unire la loro sofferenza a quella di Cristo, come Simone di Cirene. Sono uomini e donne che hanno il cuore rotto dalle lacrime, ma non si disperano, che pur immersi nei dolori più atroci continuamente ripetono: “Dio è buono, Dio è buono”.

Anche oggi il Cristo sofferente dei dolori del mondo, il Cristo che soffre nei più poveri ha bisogno di donne e uomini umili che sappiano piegare la schiena per aiutare a portare la croce, che investano quel tanto o po’ di forze, di cuore, di mente, di tempo, perché ci sia un mondo più giusto, a misura d’uomo.
Anche oggi come allora Gesù ha bisogno di donne e uomini che, come il contadino di Cirene, si lascino fermare e interpellare dal bisogno di aiuto di chi ha fame di pane e di senso, di chi è straniero, di chi è malato o in carcere.

Come allora, anche oggi Gesù ha bisogno di donne e uomini che sappiano piangere con chi piange. Che con il loro amore fermo sappiano far risorgere i suoi giovani, far loro scoprire di essere figli di Dio, di avere dentro una forza inesprimibile per cambiare un po’ se stessi, un po’ il mondo, un po’ la Chiesa, con la misura dell’amore del Dio creatore, morto e risorto.

Dio fa conto sul cuore umile di persone che siano disposte a mettersi ancora al fianco di Suo Figlio, sofferente dei dolori del mondo, per camminare con Lui nella speranza.

Ernesto Olivero

Questo sito utilizza i cookies. Continuando la navigazione acconsenti al loro impiego. Clicca qui per maggiori dettagli

Ok