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Mauro Tabasso
        DIAPASON



        DATEMI UNA PAROLA                                                 scrittrice) che recentemente hanno
                                                                          fatto  visita  all’Arsenale  della  Pace
        E CAMBIERÒ IL MONDO                                               portando il format che stanno pro-
                                                                          muovendo in importanti location
                                                                          di altrettante città italiane (scuole,
        In dialogo con il musicista Giovanni Caccamo                      musei, università), volto proprio a
        e la scrittrice Cristina Dell’Acqua                               farci comprendere il significato e il
                                                                          potere della parola nella prospettiva
                                                                          di un cambiamento epocale e gene-
                                                                          razionale (Generazioni  a  confronto
                                                                          è i titolo del format stesso).

                                                                          I due conduttori, a capo di due
                                                                          squadre  ideali, hanno invitato i
                                                                          presenti  a  scegliere  e  pronunciare
                                                                          la loro parola chiave di quel cam-
                                                                          biamento che tutti desideriamo, in
                                                                          auspicio del quale Andrea Camilleri
                                                                          ha scritto un appello nel quale profe-
                                                                          tizzava un “Umanesimo della parola”
                                                                          come origine di un nuovo tempo.
                                                                          Giovanni ha raccolto questo appello,
                                                                          facendolo diventare (tra le altre cose)
           GIOVANNI CACCAMO  all'Auditorium dell'Arsenale della Pace il 25 febbraio      foto Renzo Bussio
                                                                          anche un album, dal titolo appunto
                                                                          Parola (Ed. Ala Bianca Group srl),
                io disse e la luce fu, quindi   se ci sono luoghi dove i loquaci du-  dove i brani musicali si alternano a
                meno male che era loqua-  rano davvero  poco. La parola può   testi recitati da personaggi di spicco
                ce, chissà se fosse stato ta-  creare cambiamento, tale e tanta è   della scena culturale, artistica, lettera-
                citurno... Suo figlio ha det-  la sua forza. Proprio questo hanno   ria, politica (tra gli altri Wilem Dafoe,
       Dto piuttosto chiaramente         voluto ricordarci Giovanni Cacca-  Liliana Segre, Aleida Guevara, Patty
        che avremmo fatto cose più grandi   mo (musicista di grande sensibilità,   Smith, lo stesso Andrea Camilleri).
        di lui, ma ho sempre pensato che in   cantautore scoperto e promosso da   Un pomeriggio dedicato all’ascolto,
        fondo non siamo ancora diventati   Franco Battiato) insieme a Cristina   al confronto, al dialogo, intesi come
        così bravi come sperava; tuttavia, nel   Dell’Acqua (Docente, giornalista,   effetti di una sola parola: Pace. ◾
        piccolo, siamo senza dubbio crea-
        tori, o co-creatori. Idee, invenzioni,
        concetti, arte, macchinari, fabbricati
        vari, e soprattutto parole.

        La nostra parola crea, ne
        sono convinto. Crea dialogo, di-
        stensione, empatia, commozione,
        oppure antipatia, odio, ira, invidia,
        gelosia, guerra. Crea buoni e catti-
        vi, onesti e disonesti, guardie e la-
        dri. La nostra parola è così poten-
        te che stentiamo a percepirlo, e ne
        abusiamo, la trattiamo come il bene   GIOVANNI CACCAMO E CRISTINA DELL'ACQUA    foto Renzo Bussio
        meno prezioso del mondo, anche


                                                                          MARZO 2023 NUOVOPROGETTO    45
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