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Stefano Caredda
REDATTORE SOCIALE
LO STESSO CORTILE
Una casa per anziani davanti a un asilo,
metafora del futuro che ci attende
oi siamo e saremo sempre mosfere che differenziano una casa di sovrapponibili), almeno da un decen-
di più un piccolo ospizio riposo da una scuola. nio a questa parte le cose non stanno
che si affaccia sul cortile andando completamente per il giusto
di un’affollatissima scuo- Per quanto inevitabilmente verso. Dal 2014 in poi, ad esempio, il
Nla elementare e media. Un grezza e un po’ grossolana, numero di quanti non assumono le
piccolo numero di persone, ormai l’immagine dell’ospizio che affaccia calorie giornaliere necessarie è cre-
parecchio avanti con l’età, che si tro- sull’affollato e dinamico cortile ha il sciuto e la gran parte di questo au-
va davanti un numero esorbitante di pregio di chiarire quale sarà il mon- mento si riferisce proprio all’Africa,
giovani, animati da quella forza e da do nel quale vivremo noi e vivran- che è peraltro l’unico continente nel
quella freschezza che noi invece ab- no i nostri figli nei prossimi venti e quale, nello stesso periodo, è cresciu-
biamo ormai consumato. È anche con trent’anni, e anche oltre. Un mondo ta anche la povertà. Insomma, invece
quest’immagine che viene raccontato, che sarà inevitabilmente plasmato di avvicinarlo, ci stiamo allontanando
in modo sintetico, immediato e quasi dalle tendenze demografiche ormai dall’obiettivo di sconfiggere entro il
inesorabile, il rapporto che già oggi consolidate e che per questo è desti- 2030 fame, insicurezza alimentare e
ma ancor di più nel prossimo futuro nato anche a vedere in parte ridise- malnutrizione in tutte le sue forme.
legherà il continente europeo e il con- gnati gli stili e i modi del vivere. Con l’aggravante che, come noto, il
tinente africano. Il primo con una po- Le statistiche mondiali ci dicono che cibo (anche al netto degli sprechi dei
polazione in calo e un’età media sem- dopo alcuni decenni in cui a livello Paesi ricchi) ci sarebbe a sufficienza
pre più elevata e il secondo con una globale è andato calando il numero per tutti gli 8 e oltre miliardi di esseri
popolazione sempre più numerosa di persone in condizioni di pover- umani sul pianeta, se solo il sistema
e concentrata in larga misura sulle tà assoluta, così come il numero di di produzione e distribuzione tenesse
fasce di età più giovani. Due mondi persone che soffrono la fame (le due conto delle esigenze di tutti.
completamente diversi, come le at- situazioni non sono completamente
Dalle nostre parti non si parla
granché di quello che nei fatti è un
gravissimo fallimento della comuni-
tà internazionale, dei governi, delle
agenzie internazionali e in fondo
anche della società civile. Si discute
assai invece sulle manifestazioni a
noi più vicine di uno dei fenomeni
che a questa situazione è strettamen-
te collegato, quello migratorio. Ma
la capacità di analisi e la profondità
di giudizio in larga misura difetta-
no. Un problema, se non ci si rende
conto che una sfida epocale come la
qualità della convivenza futura fra
abitanti d’Europa e abitanti d’Africa
dipenderà anche dalle scelte che si
prendono oggi. ◾
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NUOVOPROGETTO NOVEMBRE 2023