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Matteo Spicuglia
                                                            COSE CHE CAPITANO


        La carezza dei giusti




        Ieri come oggi, il mistero del bene
        che opera anche in mezzo al male



                 ehbi Efendi nel 1915 era   menti in bianco e così cambiammo   Zura Karuhimbi nacque in una
                 ormai anziano. Turco    identità…». Bassi, come avvenuto in   famiglia hutu, l’etnia responsabi-
                 musulmano, anni  di la-  altre situazioni, fornì i documenti e i   le del genocidio del Ruanda del 1994
                 voro nei servizi postali   timbri, trovò un alloggio sicuro per   contro la popolazione tutsi. Zura era
        V dell’Impero         ottomano   tutta la famiglia, provvide personal-  già anziana, ma ebbe il coraggio di
        Viveva da tempo a Istanbul, ma non   mente al cibo.               dire no a quel delirio collettivo. «Ho
        aveva mai dimenticato la città nata-                              nascosto così tante persone che non
        le di Savur, nel sudest del Paese. In   Djuro Ivkovic era un poliziot-  ricordo nemmeno più alcuni dei
        quell’estate,  arrivarono  proprio  da   to serbo del comune bosniaco   loro nomi», raccontava. «Ho nasco-
        lì le notizie delle prime uccisioni e   di Nevesinje.  Quando iniziarono   sto bambini piccoli che ho trovato
        deportazioni a danno degli armeni   le violenze contro i civili musulma-  sui corpi delle madri morte e li ho
        e delle minoranze. Vehbi non se lo   ni, si schierò dalla loro parte a co-  portati qui». Con  un trucco. Come
        fece dire due volte: partì per aiutare   sto della vita. Nel luglio 1992, salvò   donna e curatrice, Zura era conside-
        quante più persone possibili. E ce   tre ragazzi della famiglia Ćatić, poi   rata una strega. Utilizzò questa cre-
        la fece. La sua villa di campagna, le   i due figli di 6 mesi e 3 anni della   denza distorta per salvare vite. Un
        grotte abbandonate alle porte della   signora Nura Mičijević, e ancora   giorno, quando venne accusata da
        città, anche i tandoor, i grandi vasi   due signore anziane. Nulla di ecce-  miliziani hutu di proteggere i tutsi,
        cilindrici usati per cuocere: Vehbi   zionale per Djuro, semplicemente   con candore li intimò di fare atten-
        riuscì a nascondere e salvare alme-  coerenza con i propri valori. Una   zione a non essere attaccati dagli
        no 200 armeni.                   volta confidò che «in guerra, la cosa   spiriti. «Se io morirò, disse, morirete
                                         più importante è salvare la propria   anche voi». Nessuno fece del male a
        Giacomo Bassi fu segretario      integrità e proteggere la famiglia» È   lei né ai suoi protetti.
        comunale a  Canegrate, vicino    quello che fece fino all’ultimo.
        Milano.  Nel  1943,  nel  pieno  della                            Vehbi, Giacomo, Djuro, Zura:
        persecuzione nazifascista contro                                  storie, Paesi ed epoche diver-
        gli ebrei, decise di mettersi in gioco                                   se, ma lo stesso miste-
        in prima persona. Lo fece                                                  ro.  Il mistero del bene
        davanti  al  volto  di  Pao-                                                che anche nella guerra
        la Contente arrivata nel                                                    più atroce si fa spazio,
        suo ufficio con il figlio                                                    alza la testa, alimen-
        Nissim. Paola, il marito                                                     ta la speranza. Senza
        Israel e i tre figli erano                                                   clamori, senza trionfa-
        sfollati e avevano cer-                                                      lismi,  come  un  sigillo
        cato di espatriare in                                                        che non lascia al male
        Svizzera per poi essere                                                     l’ultima parola. Vehbi,
        respinti. Chiesero aiuto                                                    Giacomo, Djuro, Zura
        a Bassi. «Tutti dicevano                                                   fanno parte della schiera
        che  era  una  brava  perso-                                               dei giusti.
        na e che aveva già aiutato                                               Chissà  quanti  come  loro
        moltissima gente. Andammo                                              anche oggi! Carezze di Dio a
        da lui. Ci aiutò. Ci diede dei docu-                              un mondo che piange… ◾


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